
Il Carpi punta al difensore del Lentigione, Lorenzo Lombardi
Quella che comincia domani dovrebbe essere, in casa Carpi, la settimana di Stefano Cassani. Il tecnico ravennate, dopo l’incontro di giovedì in un noto ristorante cittadino con la dirigenza biancorossa, sta definendo gli ultimi dettagli e si va verso un contratto di due anni.
Nel suo staff potrebbero restare anche due figure che hanno fatto grande il Carpi in questi due anni al fianco di Serpini, il preparatore dei portieri Luca Malaguti – decisivo il primo anno nel "forgiare" il 17enne Lorenzi e l’anno scorso nel aiutare Sorzi a diventare uno dei migliori numero uno del girone – e il preparatore atletico Graziano Araldi, il cui operato ha permesso al Carpi di chiudere fisicamente alla grande sia la D (sorpasso sul Ravenna) che il rush salvezza dell’anno scorso. Mirko Magistro, vice di Serpini, invece dovrebbe eseguire il tecnico castelfranchese, che nelle ultime ore è stato accostato sia al Rimini (c’è anche Galloppa in lizza) che alla Primavera del Bologna. A Lentigione mister Cassani aveva come vice Davide Godi e come preparatore atletico (già con lui a San Marino) Samuele Tomasini, da valutare se lo seguiranno in biancorosso. Dal Lentigione poi il Carpi potrebbe far salire in C anche una delle colonne del club reggiano, il difensore centrale Lorenzo Lombardi, classe 2000, autore di 6 reti e di un assist in 36 gare, di cui 32 giocate da titolare, punto di forza della difesa a tre della squadra gialloblù. Cesenate di nascita, Lombardi è cresciuto nel Rimini passando poi in D dove ha messo insieme oltre 140 gettoni con Aglianese, Rimini, Sammaurese e San Marino, squadra da cui ha seguito mister Cassani l’anno scorso verso Lentigione dopo aver giocato 26 gare e contribuito alla conquista dei playoff. Lombardi sarebbe un profilo giovane ma già esperto fra "grandi", su cui scommettere al debutto fra i professionisti e potrebbe completare un reparto (con la difesa a tre servono almeno 6 centrali) che conta già su Panelli e Zagnoni, in attesa di capire se arriveranno (come sembra) i rinnovi di Calanca e Rossini.
Davide Setti