"Stefano, ecco la bussola Orientala verso i valori della nostra terra"

Folla a Campogalliano dove Bonaccini ha annunciato la sua candidatura. La sindaca Guerzoni: "Questo non è il tuo viaggio, è il nostro viaggio"

Migration

di Maria Silvia Cabri

"Ho scelto questo luogo per parlavi, proprio in una riunione di circolo: ho deciso di candidarmi a segretario del Partito democratico nazionale". Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna ha voluto vicino la sua Campogalliano, ossia il suo paese, dove è nato e dove vive. Ha scelto prima di tutto la sua gente, i suoi concittadini, per ufficializzare ieri mattina la sua candidatura a segretario Pd. E la sua terra ha risposto, autentica, fiera e genuina, come solo la gente emiliana sa essere.

Giacca blu doppiopetto tenuta aperta, camicia a righe bianca e azzurra, Bonaccini alle 11.30 precise è entrato nella gremitissima sala San Rocco in piazza Castello, stipata di autorità politiche, giornalisti e di tante persone presenti per manifestargli il proprio sostegno e condivisione. All’annuncio della candidatura alle primarie del Partito democratico (il 19 febbraio 2023) che decideranno il prossimo segretario, dopo l’assemblea costituente, la sala è esplosa in un appaluso senza fine, rafforzato dalle grida ‘bravo, bravo’.

Un’ondata di affetto che ha avvolto il presidente della regione, che ha cercato invano di dissimulare la sua emozione, e ha sorriso, cercato di riprendere la parola, e contenere l’entusiasmo delle persone con un cenno della mano, ma è stato sopraffatto dagli applausi. E così ha guardato il suo pubblico, da sinistra a destra, e si è lasciato andare ad un sorriso liberatorio e riconoscente. I suoi fedelissimi, i suoi giovani ai lati della sala, gli sguardi pieni di speranza e di futuro, mentre Bonaccini spiegava le priorità che perseguirà per rilanciare il Partito democratico e riappropriarsi di quanto è andato ultimamente perduto.

In prima fila, ad applaudirlo, la sua mamma, orgogliosa e fiera; fuori nella piazza moltissime le persone, che non sono riuscite ad entrare ma che non volevano mancare alla simbolica giornata. Tra loro, la moglie Sandra, compagna inseparabile di vita e sua fedelissima sostenitrice: "Stefano è un puro, nel senso più autentico del termine. Lui profondamente crede in quello che fa, nei suoi ideali. Ha scelto di darne la comunicazione ufficiale proprio a Campogalliano, e nella sala della Torre, proprio di fronte alla casa in cui lui è cresciuto i primi cinque anni della sua vita. Siamo pronti per questa nuova ‘avventura’- ha rimarcato la moglie Sandra -. E’ stata ed è una decisione importante e noi siamo al suo fianco, come sempre". Poco distante dalla moglie, una delle due figlie con il cagnolino.

"Nel 1990 mi candidai alle liste del Partito Comunista e cominciai ad amministrare. Per me è cominciato davvero tutto qui", ha riecheggiato la voce di Bonaccini. La sindaca di Campogalliano, Paola Guerzoni, ha infine donato al presidente della regione, un taccuino color arancione dal valore simbolico, come uno ‘zaino’ "leggero ma con oggetti indispensabili", contenente "biglietti andata-ritorno Bologna Roma, perchè la regione ha ancora bisogno di te; un amplificatore di suono perchè tu possa ascoltare, come già fai qui, tutti, soprattutto chi non ha voce. Tappi per orecchie per non sentire sirene che vogliono mandarti fuori rotta. Stivaloni antiscivolo perchè qualcuno proverà a gettarti tanto fango. E corde antivento per resistere alle correnti".

Infine, la bussola: "L’Italia è lunga, orientala sempre verso i valori della nostra terra e della Costituzione". E l’ultima raccomandanzione: "Questo non è il tuo viaggio, ma il nostro viaggio, insieme. E noi saremo con te".