di Stefano Marchetti
Si ripartecon slancio, si riparte con fiducia. E con un palcoscenico in più, la sala piccola del ritrovato teatro delle Passioni all’ex Amcm che aprirà ufficialmente in ottobre. Emilia Romagna Teatro svela (finalmente) le sue stagioni e il presidente Giuliano Barbolini non nasconde la soddisfazione: "Abbiamo ottenuto grandi riconoscimenti ministeriali, ma soprattutto ci sostiene l’enorme affetto del pubblico. Già nella scorsa stagione abbiamo visto una forte ripresa della partecipazione agli spettacoli che ci ha consentito di tornare a livelli pre-Covid". E allo stesso modo la campagna abbonamenti ‘al buio’, sulla fiducia, che Ert ha proposto durante l’estate (sei spettacoli a 84 euro ma senza ancora conoscere i titoli), ha riscosso enorme successo: sono stati venduti più di 1550 abbonamenti soltanto per Modena, quasi 4000 in tutta la galassia Ert. "È la conferma del fatto che il teatro è una realtà assembleare – osserva Valter Malosti, direttore di Ert –. Il teatro non è solo intrattenimento ma è desiderio di incontrarsi, di riflettere insieme".
Nelle due sale modenesi (Storchi e Passioni) Ert proporrà 39 spettacoli, fra 15 produzioni e 9 coproduzioni, quattro prime assolute e un debutto nazionale, quello di "Mon absente", riflessione sulla morte del regista Pascal Rambert. E già l’ouverture del 2 ottobre sarà di gran classe, con Umberto Orsini nel recital su "Luchino", ovvero la biografia che Giovanni Testori dedicò a Visconti: il grande attore devolverà il suo cachet al teatro alluvionato di Lugo (Ravenna) ed Ert farà altrettanto con l’incasso, versandolo sul conto della Regione per la Romagna. Il centenario di Giovanni Testori sarà uno dei fili conduttori della stagione, così come la grande eredità drammaturgica di William Shakespeare che verrà esplorata in molti titoli, come "Antonio e Cleopatra" che Valter Malosti porterà in scena (e interpreterà con Anna Della Rosa) dal 10 gennaio in prima assoluta: è un testo "meraviglioso e raramente rappresentato" – spiega il regista – da cui proviene anche lo slogan – hashtag scelto da Ert per quest’anno, #NuovoCieloNuovaTerra, la voglia e la forza di andare oltre. Sempre del Bardo vedremo (dal 30 novembre) "La tempesta" nella versione di Alessandro Serra, una produzione Ert che torna in Italia dopo una lunga tournée internazionale, e "Il mercante di Venezia" con il grande Franco Branciaroli che chiuderà la stagione ai primi di maggio.
Attesissimi sono i "Diari d’amore" di Natalia Ginzburg, prima regia teatrale di Nanni Moretti, allo Storchi dall’8 novembre, così "L’interpretazione dei sogni" che Stefano Massini ha tratto da Freud (dall’8 febbraio) e le "Scopate sentimentali" dedicate a Pasolini, di e con Filippo Timi (22 e 23 febbraio). Uno spazio speciale sarà nel ricordo di momenti chiave della storia d’Italia: dal 29 febbraio Paolo Pierobon sarà protagonista di "De Gasperi: l’Italia brucia" con la regia di Carmelo Rifici, e il 19 e 20 marzo Elena Cotugno e Gianpiero Borgia daranno vita ai discorsi di Giacomo Matteotti (e probabilmente una recita avverrà anche nella sala del Consiglio comunale). Lella Costa ‘rileggerà’ la favola di Pinocchio e nella stagione ci saranno anche momenti di commedia, "un genere che è stato ingiustamente bistrattato", osserva Malosti: Antonio Rezza presenterà "Hybris", la sua nuova dirompente creazione (dal 18 novembre), mentre Natalino Balasso condurrà un laboratorio teatrale sulla comicità e la sera del 31 dicembre, insieme agli allievi del corso di alta formazione di Ert, ci condurrà con allegria nel nuovo anno. Da oggi si riparte con gli abbonamenti. Info, www.emiliaromagnateatro.com