«Strada pericolosa», a Pozza raccolte 100 firme

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DOPO il tragico incidente di mercoledì nel quale è stato investito e ucciso l’81enne Vincenzo Spitaleri mentre attraversava la strada i residenti invocano un intervento del Comune e dell’Anas nel tratto della Nuova Estense, all’altezza dell’incrocio di via Nicchio a Pozza. Eleonora Z. ha promosso una petizione online da presentare al Consiglio comunale perché l’amministrazione possa «valutare di installare dossi artificiali, dissuasori di velocità o qualsiasi altro mezzo per rallentare i veicoli che transitano a velocità sostenuta su questo tratto di strada che, attraversandola, ci permette di raggiungere il ‘Percorso Natura Tiepido’».

Un’iniziativa che al momento ha raccolto oltre 80 firme online e una ventina su cartaceo. Chi vuole firmare troverà una foglio attaccato alla recinzione di un’aiuola all’altezza del civico 58 di via Nicchio altrimenti può farlo online su Http:secure.avaaz.ortitcommunity.petitions.

«Il giorno dopo l’incidente – racconta Eleonora – ci siamo ritrovati con tutto il vicinato. Ognuno ha esposto il proprio punto di vista su cosa fare per trovare una soluzione al problema ed evitare che la tragedia si ripeti».

Il tratto viene considerato pericoloso: nonostante siamo di fatto in centro abitato i veicoli sfrecciano perché si tratta comunque della Nuova Estense e i limiti di velocità sono stabiliti a 90 chilometri. «Attraversando si raggiunge il percorso natura Tiepido messo a disposizione dal Comune. Sarebbe opportuno un intervento per far rallentare chi percorre quel punto. Consideriamo anche che le strisce pedonali più vicine sono alla rotatoria del Centrofrutta di Pozza, praticamente a 500 metri di distanza»

A PORTARE l’incidente di mercoledì alla discussione del Consiglio Comunale è il consigliere della Lega Vincenzo Sgambati: «L’amministrazione ha mai segnalato all’Anas che occorre intervenire tempestivamente in quel tratto per consentire ai pedoni di raggiungere in sicurezza il percorso natura o il parcheggio posti dall’altra parte? Si tratta di un passaggio tra l’altro privo di illuminazione, cosa che aggrava ancora di più la pericolosità per chi attraversa a piedi».

Gianpaolo Annese