"Stranieri e politica, servono più progetti"

L’ordine del giorno del Pd approvato dal Consiglio: "La partecipazione deve essere favorita"

Migration

Favorire la partecipazione delle persone straniere o con un background migratorio alla vita e alla politica cittadine, sviluppando e ampliando i progetti all’interno del programma "Modena città interculturale". È questo l’invito contenuto nell’ordine del giorno sui temi dell’interculturalità presentato da Vittorio Reggiani per il Pd, e sottoscritto anche da Europa verde – Verdi, approvato dal Consiglio comunale con il voto pure di Sinistra per Modena e Movimento 5 stelle. Contrari Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia. Assenti Modena civica e Modena sociale.

Presentando il documento in aula, il consigliere Reggiani ha sottolineato che "sono circa 30mila le persone di origine straniera residenti a Modena, però nemmeno il tre per cento di loro ha acquisito la cittadinanza italiana". Alla maggioranza di queste persone, dunque, "è preclusa la partecipazione politica attraverso il diritto di voto", nonostante peraltro si tratti "di cittadini che desiderano partecipare alla vita sociale e amministrativa del territorio".

La mozione ricorda, quindi, che da quattro anni Modena aderisce alla Rete delle Città interculturali del Consiglio di Europa e che nel 2021 è stato rivisto l’assetto organizzativo del progetto Modena città interculturale, riprogrammando le attività attraverso la collaborazione tra soggetti diversi del territori. Rendendo, perciò, l’intercultura un asse strategico a diversi settori di intervento dell’Amministrazione comunale e, più in generale, delle politiche cittadine. E proprio con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente le persone straniere "nelle scelte che riguardano la collettività, il tema è ripreso anche da ‘PrendiaMoci cura’, il documento delle linee di indirizzo per il welfare del Comune di Modena per il triennio 2021-2024", aggiunge l’ordine del giorno. Tra le varie azioni messe in campo, quella dei Servizi sociali che, attraverso la progettazione di Modena Città interculturale, hanno costituito un tavolo intersettoriale di coordinamento composto, tra gli altri, dal Centro stranieri, dalla Casa delle Culture e dagli uffici del Progetto Europa.