Studentessa pestata dal branco a Sassuolo: "Calci e pugni anche quando ero a terra"

Il racconto della vittima, 18 anni, che ha sporto denuncia ai carabinieri: "Sono sotto choc"

Bullismo, disagio giovanile (foto Torres)

Bullismo, disagio giovanile (foto Torres)

Sassuolo, 12 novembre 2021 - "Perchè ce l’ha con me e ha ‘orchestrato’ il pestaggio? Perchè anni fa ero stata eletta rappresentante di classe al posto suo". E’ ancora sotto choc la studentessa 18enne che sabato sera intorno alle 22 è stata aggredita da un branco di ragazzine straniere – due delle quali frequentano la stessa scuola, il Morante – poco distante dal centro e mentre si trovava in compagnia del fidanzato.

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Cos’è successo sabato sera?

"Io e il mio ragazzo c’eravamo fermati ad acquistare le sigarette e stavamo raggiungendo la mia abitazione, poco distante quando è arrivata un’auto che ha frenato. Dalla vettura sono uscite quattro giovani nordafricane, mie compagne di scuola e la conducente, insieme alla sorella, hanno iniziato ad insultarmi. Offese pesantissime e minacce di morte: mi hanno pure detto che mi avrebbero investita con l’auto, che avrebbero ucciso le nostre famiglie. Dopo di che hanno iniziato a picchiarmi e il mio fidanzato si è messo in mezzo. Hanno a quel punto colpito pure lui con schiaffi, graffi e sputi. Per fortuna sono qua a raccontarlo perchè poteva andare peggio. Hanno continuato a colpirmi anche quando mi trovavo a terra. Lo scorso anno, a luglio hanno aggredito allo stesso modo anche ad un’altra coppia di studenti sempre della mia scuola". Perchè crede l’abbiano aggredita in quel modo? "Io con loro ho avuto solo bisticci scolastici. Questa ragazza, la mandante del pestaggio, ce l’ha con me da quando, quattro anni fa eravamo in prima superiore e hanno eletto me come rappresentante di classe e non lei. Fino a qualche giorno fa si limitava a guardarmi male nei corridoi. Sono espansiva e credo sia molto gelosa di me". Poi cos’è accaduto? "Hanno iniziato a picchiare il mio fidanzato perchè sapevano che non le avrebbe ‘toccate’. Dopo averci pestato si sono rese conto che una di loro, la mandante, aveva gli occhiali rotti: a quel punto si sono messe a piangere per finta accusando il mio ragazzo e in mezzo secondo sono arrivati i quattro ragazzi magrebini. La situazione a quel punto è peggiorata. Io sono scappata per chiedere aiuto nella pizzeria dei genitori del mio fidanzato, che si trova poco distante e loro sono usciti subito, provando a dividerli. I ragazzi hanno picchiato sia me, mordendomi e dandomi botte in testa - che la mamma del mio fidanzato, che si è presa un pugno". Ha chiamato subito le forze dell’ordine? "Ero sotto choc, ho passato dodici ore sotto choc e non riuscivo neppure a piangere, ad elaborare quanto accaduto. Sono andata dai carabinieri con mia madre a sporgere denuncia e poi in ospedale: ho male ovunque e mi hanno dimesso con quindici giorni di prognosi". Ha paura ora? "Sono una persona forte ma questa cosa mi ha spaventato tanto. Ho paura anche per mia sorella che frequenta la mia stessa scuola".