
Un gruppo di ragazzi all'uscita da scuola
Modena, 24 novembre 2024 – Un appello sottoscritto già da 4.321 persone tra genitori, studenti e docenti per chiedere maggior sicurezza negli istituti scolastici e le firme che in queste ore si stanno aggiungendo sono davvero tante.
L’iniziativa è nata a seguito di un incontro promosso dal Coordinamento del Presidenti dei Consigli di Istituto di Modena e Provincia e rivolto a genitori, studenti, dirigenti e personale scolastico che si è svolto online lo scorso giovedì. Un incontro partecipatissimo, organizzato a seguito dei ripetuti e sempre più violenti episodi di aggressione ai danni di studenti e del personale scolastico.
Nel corso dell’incontro è emersa, da parte di tutti i partecipanti, la necessità di portare all’attenzione delle istituzioni il tema per chiedere misure urgenti e immediate per risolvere il fenomeno e l’apertura di un tavolo di confronto con lo scopo di trovare soluzioni a lungo termine.
L’appello sarà inviato a sindaco, presidente della Provincia, consiglieri comunali di Modena e provincia, direzione Seta, assessori, prefetto, questore, comandante provinciale dei carabinieri. Ma anche al provveditore Schena, al direttore generale dell’ufficio scolastico Regionale di Palma e ai presidenti del tribunale di Modena e del tribunale per i minori di Bologna.
“La sottoscrizione è partita venerdì pomeriggio ed è aperta a genitori e studenti delle scuole superiori – sottolinea Edoardo Ricci, uno dei membri del coordinamento e presidente del consiglio di istituto comprensivo 6, ma anche docente di scuola secondaria di secondo grado – Durante l’incontro abbiamo ricordato i diversi episodi finiti alla ribalta delle cronache. Quello che è emerso con forza – spiega – è la preoccupazione da parte dei genitori e la forte percezione di insicurezza soprattutto nei pressi delle fermate degli autobus, in prossimità delle scuole e in autostazione. Cosa chiediamo? Un presidio, la presenza delle forze dell’ordine e, qualora risulti insufficiente, c’è chi ha invocato anche l’intervento dell’Esercito”.
Il docente spiega come i genitori coinvolti abbiano rappresentato la necessità di un presidio costante a tutela dei figli. “C’è chi ha denunciato aggressioni ai danni dei figli anche durante il Festival Filosofia: la paura, quindi, non è solo quella di farli arrivare a scuola la mattina o quando escono ma anche quando girano per la città”.