"Subito al lavoro Parco e ateneo le nostre priorità"

Fondazione, prima riunione del Cda con Ascari. Campedelli vice-presidente: "Ha grande esperienza"

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Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è ufficialmente operativo. Ieri pomeriggio, infatti, si è tenuta la prima seduta che ha suggellato l’insediamento del CdA, eletto all’unanimità lo scorso 2 settembre, che dovrà guidare la Fondazione CR Carpi per i prossimi quattro anni, sotto la presidenza di Mario Arturo Ascari, ingegnere e imprenditore a capo dell’azienda d’Information Technology Pro-Vision.

Ingegnere, come si è svolto il primo incontro del CdA?

"La seduta si è svolta in un clima molto sereno, tranquillo ed estremamente collaborativo. Il CdA si è ufficialmente insediato e la squadra si è già messa in moto al fine di portare avanti i progetti concordati. La Fondazione è ora pienamente operativa, anche se non ha mai interrotto la propria attività. La seduta di oggi (ieri per chi legge, ndr) ha chiuso l’avvicendamento tra il vecchio e il nuovo CdA".

Enrico Campedelli è stato eletto vice presidente: come è maturata questa decisione?

"La scelta è stata dettata dall’esperienza che Enrico ha maturato negli anni in cui è stato sindaco di Carpi (nel decennio 2004-2014) e consigliere regionale (fino al gennaio 2020). Esperienza che potrà mettere in campo in merito alla gestione dei progetti che riguarderanno e coinvolgeranno gli enti locali. Un’esperienza preziosa che sarà al servizio della Fondazione e dunque della collettività, come quella degli altri consiglieri".

Ora siete ufficialmente operativi: quali sono i progetti primari che porterete avanti?

"La nostra priorità riguarda i progetti che sono già stati approvati dal vecchio Consiglio di Indirizzo della Fondazione e sui quali in questi anni il precedente CdA ha già iniziato a lavorare. Ossia l’Università (che aprirà con il prossimo anno accademico), il Parco Santa Croce e il tema degli impianti sportivi. Un ulteriore importante progetto riguarda l’ex Consorzio: si innesta nell’ambito del Polo universitario ma richiederà tempi di realizzazione diversi e più lunghi in quanto l’edificio è sottoposto alla Soprintendenza e come tale sarà necessario un più complesso procedimento sia a livello progettuale che realizzativo. Come detto, l’Università ha in questo momento la priorità; successivamente si opererà sull’ex Consorzio".

In questa linea ispirata alla ‘continuità’, che rapporto intendete avere con le altre istituzioni?

"Vogliamo portare avanti questi progetti condividendo la nostra operatività con tutti gli enti del territorio (Comuni, Università, associazioni di categoria, volontariato, mondo imprenditoriale), cercando di fare ‘rete’, e realizzando una collaborazione armoniosa con le varie amministrazioni. Senza questa condivisione non sarebbe possibile la realizzazione degli obiettivi, delle strategie e modalità di attuazione dei progetti stessi. Ovviamente nel pieno rispetto dell’autonomia della Fondazione".

Il tragico incidente costato la vita alla giovane Alessandra ha posto al centro il tema sicurezza di Traversa San Giorgio e dunque dell’accesso al Parco di Santa Croce. Che posizione avete rispetto al progetto originario del sovrappasso?

"E’ un tema fondamentale sul quale come Fondazione abbiamo intenzione di tornare al più presto. Prima di aprire il nuovo Parco, occorre garantirne l’accesso in sicurezza. La Fondazione c’è e ci sarà e siamo disponibili a ragionare con il Comune

su come risolvere il problema dell’attraversamento".

Maria Silvia Cabri