Superiori, iscritti record: liceo a corto di aule

Il dirigente del Meucci: «Tanti studenti da Rolo e dal Mantovano». Rebus al Fanti: 500 in più in pochi anni: «Servono altri spazi»

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di Silvia Saracino

Al Meucci hanno dovuto aggiungere una classe nell’indirizzo professionale, al liceo Fanti le classi aggiunte sono state due, da circa 28-29 studenti ciascuna. E, a giudicare dalle iscrizioni che stanno arrivando (scadenza il 31 gennaio), tutto fa pensare che nel prossimo anno scolastico gli istituti superiori della città dovranno aggiungere altre sedie e banchi per ospitare studenti che arrivano da tutta la provincia ma anche dalla Bassa lombarda.

Anno dopo anno il numero di iscritti aumenta costantemente tanto che nell’anno in corso sono ben 7 le classi in più spalmate tra liceo Fanti e istituti tecnici Da Vinci, Vallauri e Meucci.

Una crescita che evidentemente, spiega il preside del Meucci Luigi Vaccari, non è ancora entrata in collisione con il calo demografico diffuso.

«Nelle scuole superiori stiamo vivendo la fase più alta di iscrizioni – spiega il dirigente – tutta la provincia di Modena è particolarmente attrattiva e per quanto riguarda il Meucci abbiamo studenti che provengono anche da Rolo e dalla zona del Mantovano».

Il Meucci ha risolto il problema spazio grazie alla nuova palazzina inaugurata due anni fa e realizzata dalla Provincia per un costo di 2 milioni di euro finanziati in buona parte dal Governo con mutui della Banca europea degli investimenti.

Le 17 aule della nuova palazzina hanno permesso di liberare i container al Meucci spostandoli temporaneamente al Da Vinci dove l’ampliamento previsto non è ancora stato realizzato.

Il progetto è pronto da tempo, la Provincia prevede una nuova palazzina con 17 aule a disposizione sia dagli studenti del Fanti che del Da Vinci.

«Il liceo è in costante crescita e ha bisogno di nuovi spazi – spiega la dirigente Alda Barbi – basti pensare che quando sono arrivata, nel 2014-2015, gli iscritti erano 1350 e oggi sono quasi 1850 per 73 classi».

Pare che la nuova palazzina, dice la dirigente, non sarà pronta prima del 2022-2023 e nel frattempo gli iscritti aumentano al ritmo di un centinaio all’anno. «Da un lato siamo molto contenti che la nostra scuola sia così attrattiva, dall’altro se gli studenti continuano ad aumentare ma gli spazi sono gli stessi potrebbe essere un problema. Attendiamo indicazioni dall’ufficio scolastico provinciale, lavoreremo al meglio per accogliere i ragazzi».

Nell’anno scolastico in corso sono 4481 gli studenti iscritti nelle scuole superiori carpigiane per un totale di 191 classi.

Solo cinque anni fa gli studenti erano 4022 per 168 classi, segno che il trend è in costante aumento anche grazie ai ragazzi che arrivano dalla provincia di Reggio, circa il 20% del totale.

Se da un lato aumentano gli studenti delle superiori dall’altro il calo demografico pesa sulle scuole elementari dove si registra un calo. Di contro aumentano i bambini nei nidi: un bambino su due nella fascia di età 0-3 anni, pari al 42,5% dei residenti, sta frequentando i nidi dell’Unione Terre d’Argine, la percentuale più alta da decenni dopo una fase di calo.

Per quanto riguarda la presenza di studenti con cittadinanza non italiana sono nel complesso il 19% del totale: la percentuale più alta nelle scuole materne, il 24% dei bimbi iscritti, a seguire le elementari (il 22%), le scuole medie con il 20% e le scuole superiori con il 15%.

A Carpi le materne con la più alta percentuale di bimbi stranieri sono Girasoli, Meloni e le Chiocciole mentre dal lato opposto nella scuola d’infanzia autonoma Mamma Nina non si sono iscritti bimbi con cittadinanza non italiana.