Superiori, si torna in classe: "Autobus pronti"

Il Tar boccia l’ordinanza regionale e ordina il rientro da lunedì. Tomei: "Una simile decisione non può essere regolata da una sentenza"

Migration

Hanno vinto le famiglie, almeno quelle che hanno fatto ricorso al Tar dell’Emilia Romagna chiedendo che le scuole superiori riaprano in presenza al 50%. Ebbene, da lunedì metà degli studenti modenesi tornerà in classe. L’ordinanza della Regione, che aveva fatto slittare il ritorno sui banchi il 25 gennaio, è quindi illegittima per i giudici amministrativi. Ieri il governatore Stefano Bonaccini ne ha preso atto, così come tutti i sindaci delle città sede di istituti superiori, i dirigenti scolastici e l’agenzia per la mobilità, con il piano trasporti pronto ai box.

"Le scuole superiori modenesi sono pronte a ripartire in sicurezza e anche il piano trasporti è operativo – commenta il presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei – ma occorre la massima attenzione e il rispetto di regole e precauzioni, perché i numeri dell’epidemia in regione sono ancora preoccupanti, a Modena in particolare. Si rischia di riaprire adesso per richiudere nel giro di qualche giorno se dovessimo diventare zona rossa e ha ragione il presidente Bonaccini quando chiede una maggiore chiarezza da parte del Governo soprattutto nei confronti degli studenti e delle famiglie, perché una decisione così importante e delicata, come la riapertura delle scuole, non può avvenire con queste modalità. Una simile decisione non può essere regolata da una sentenza del Tar, che comunque va rispettata", spiega.

Il piano concordato con i dirigenti scolastici, Amo, Seta, Prefettura e Regione prevede un orario scolastico unico in caso di presenza a scuola al 50 per cento (come avverrà da lunedì) e trasporti pubblici sempre al 50 per cento di capienza. Si entra dunque tutti alle 8 e si esce alle 13 circa. Nel caso la quota di presenza a scuola dovesse aumentare al 75%, si passerà agli ingressi con orari scaglionati con il 45% che entra alle 8 e il 30% che entra alle 10 (ed esce alle 15). Per affrontare tutto ciò sono già stati reperiti 65 autobus in più rispetto alla normale flotta Seta.

"L’organizzazione dei trasporti – prosegue Tomei – nel modenese è in grado di gestire il ritorno in classe anche al 75 per cento, grazie al lavoro fatto nelle scorse settimane, in collaborazione con le scuole, le autorità scolastiche, la Prefettura e la Regione che ha compiuto uno sforzo finanziario importante per garantire un servizio in sicurezza". La decisione del Tar desta perplessità tra gli amministratori: "Certo si tratta di anticipare il rientro di una sola settimana – aggiunge Tomei – inoltre non penso la scuola sia una fonte di contagi. Ma la prossima sarà una settimana cruciale, rischiamo la zona rossa e un passo falso significherebbe tornare alla didattica a distanza al cento per cento anche in seconda e terza media". Per Tomei occorre coniugare la ripresa della didattica in presenza, una modalità che risponde alle esigenze di socialità e formazione chieste dagli studenti, e massima cautela.

Valentina Beltrame