Focolaio Covid Carpi, tamponi a tappeto: "Abbiamo paura che la scuola non riapra"

Nel cortile delle ’Don Milani’ test molecolari sui piccoli alunni. Ieri sera i primi risultati: "C’è qualche altro positivo". Sale l'attesa

Focolaio Covid a Carpi: tamponi a tappeto nel cortile della scuola

Focolaio Covid a Carpi: tamponi a tappeto nel cortile della scuola

Carpi (Modena), 24 ottobre 2021 - Una fila composta di bambini, con loro i piumini colorati e la mascherina a fantasia. Si facevano coraggio a vicenda, salutando i nuovi arrivati. A ‘vegliare’ su di loro, più distanti, i genitori, mentre le insegnanti li hanno accompagnati in tutto il percorso. Otto le classi coinvolte, mentre tre sono già a casa in quarantena da qualche giorno. Sono stati proprio i più piccoli, i ‘primini’ della scuola elementare don Milani di Carpi i primi ad essere sottoposti allo screening a tappeto che si è svolto ieri mattina all’interno del cortile dell’istituto del quartiere Cibeno (199 i test effettuati ieri, circa 300 in totale). Un controllo massiccio con i tamponi stabilito dall’Ausl dopo che le don Milani sono state chiuse nella giornata di venerdì visto l’alto numero di alunni positivi al Covid (29 su 278). Ieri in serata cominciavano ad arrivare i primi esiti di chi, invece, ha fatto il tampone venerdì al drive through: "Tanti negativi e qualche positivo", diceva il tam-tam dei genitori.

Focolaio Covid a Carpi: tamponi a tappeto nel cortile della scuola
Focolaio Covid a Carpi: tamponi a tappeto nel cortile della scuola

Covid, il focolaio di Carpi si allarga alle scuole medie

"Per agevolare l’organizzazione hanno suddiviso le classi in più step di orari - interviene David Borali, genitore e referente dei rappresentanti di classe –. Non capiamo cosa possa essere accaduto in quanto il protocollo di sicurezza è sempre stato osservato con diligenza. Certo, in questa scuola ci sono vari elementi: pre e dopo scuola, la mensa (anche se molti bambini mangiano in aula, al loro banco), il pulmino che viene da Cortile. Speriamo si risolva tutto il più presto possibile".

"Sarebbe stato meglio evitare tutto questo ma si fa – prosegue Chiara Salsi -. I nostri figli stanno dimostrando molto coraggio. Io ho un altro figlio alla materna e per precauzione l’ho tenuto a casa". "Un po’ di paura ce l’ho – commenta il piccolo Manuele 7 anni – ma farò forza anche ai miei amici perché è importante, quello che facciamo serve per combattere il coronavirus". Piera De Simone è presente nella duplice veste di mamma e insegnante della scuola stessa: "Mia figlia ed io ci facciamo coraggio a vicenda! Ho un figlio anche alle medie Hack, l’ho tenuto a casa e farò fare il tampone anche a lui. L’anno scorso non abbiamo avuto problemi, la situazione era tranquilla. Sicuramente il fatto che i bambini non siano vaccinati, vista l’età, non ha aiutato, ma a scuola siamo molto rigorosi, deve essere stato portato da fuori il virus. Ci avevano proposto di fare i tamponi ai bambini con drive through qui davanti alla scuola, ma si sarebbe creato troppo ingorgo. Inoltre, l’ambiente familiare della scuola li aiuta, si sentono ‘a casa’".

In merito alla riapertura, totale o parziale, già domani, molte sono le perplessità: "Non credo sarà possibile, ci sono dei tempi tecnici. Riprenderemo la Dad nel frattempo". "I bambini sono tranquilli e i genitori molto collaborativi – afferma Maria Pia Gullo, docente e referente Covid del plesso -. Abbiamo seguito tutte le norme ma purtroppo il virus ha fatto il suo ingresso". "Ho mia figlia in prima e il più grande alle medie Hack – conclude un’altra mamma -. Qualcuno si preoccupa di noi genitori? Li ho entrambi a casa, ho preso un giorno di ferie ma chi non può farlo? Non abbiamo più i congedi parentali. Chiediamo più tutele anche per noi genitori".