Tangenziale di San Cesario, Csm fa ricorso

Il Consorzio Stabile Modenese (CSM) di Modena – il pool di aziende che si era aggiudicato con riserva la realizzazione della futura tangenziale di San Cesario, salvo poi essere stato escluso con conferma del Tar – decide di ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione del Tribunale amministrativo di Bologna.

La scelta di Csm è maturata ieri, dopo una lunga riunione tra dirigenti e legali dell’azienda ed è stata già comunicata alla Provincia che sta curando l’assegnazione lavori per il cantiere da 15 milioni di euro (più 10 di espropri). Il CSM di Modena, composto da Aec Costruzioni, Costruzioni Edili Baraldini, Quirino Spa, Costruzioni Generali Due, Frantoio Fondovalle, Impresa Costruzioni Scianti e Lami Costruzioni, in prima istanza si era aggiudicato i lavori stradali: dopo i controlli di legge, però, l’ente Provincia aveva escluso l’azienda, paventando una "documentazione non idonea".

I legali della impresa hanno deciso di ricorrere ammettendo la mancata firma su un documento.

Un "formalismo" secondo CSM.

s.l.