REDAZIONE MODENA

Tappa in città per "Liberi di scegliere"

"Con l’arresto del mio ex marito, ho sentito dentro di me una preoccupazione crescente per i miei figli. Temevo che...

"Con l’arresto del mio ex marito, ho sentito dentro di me una preoccupazione crescente per i miei figli. Temevo che potessero prendere una strada sbagliata crescendo in un ambiente simile: la sua famiglia era in gran parte carcerata per reati di mafia. Ogni sforzo, ogni mia paura di questo lungo percorso è stato ripagato a pieno. La mia scelta è stata sicuramente fatta per l’amore dei miei figli". È il testo di una delle testimonianze che sono state lette ieri mattina a Modena, all’interno del Dipartimento di Giurisprudenza, in occasione della tappa modenese della mobilitazione di Libera dal nome "Fame di verità e giustizia", un viaggio a trent’anni dalla nascita dell’associazione, per animare il dibattito pubblico con l’obiettivo di riscrivere l’agenda in tema di mafie e corruzione. Dopo il lancio della mobilitazione il 10 maggio a Bologna, a Modena il coordinamento di Libera ha affrontato uno dei tanti punti della mobilitazione: quello su “Liberi di scegliere”. “Liberi di scegliere” è il protocollo che aiuta le donne che appartengono a contesti di criminalità organizzata a liberarsi da questi legami, salvando se stesse e i propri figli.