Tappeti igienizzanti, come funzionano. "Impennata di richieste"

Tante le aziende che richiedono i dispositivi per le suole delle scarpe. A produrli è anche la TecnaFood di Bomporto

L’amministratore dell’azienda di Bomporto ’TecnaFood’ Paolo Guicciardi

L’amministratore dell’azienda di Bomporto ’TecnaFood’ Paolo Guicciardi

Modena, 11 maggio 2020 - Come varcare la porta d’ingresso aziendale ‘sanificati’ dalla… ‘punta dei piedi fino alla cima dei capelli’. E’ boom di richieste delle aziende nazionali, molte delle quali famosissime, dei ‘tappeti igienizzanti’, commercializzati da TecnaFood di Bomporto. Al tempo del Covid 19, il lavoratore deve entrare in azienda perfettamente asettico: dotato dei dispositivi di sicurezza individuali, e con la suola delle scarpe deterse da polvere, sporcizia e potenziali germi patogeni. Da quando è stato varato il primo Dpcm, i primi di marzo, all’azienda, fondata una decina di anni fa, arrivano ordini da ogni parte d’Italia.  

"Il nostro core business riguarda, da sempre, i prodotti specifici per la sicurezza alimentare – dichiara l’amministratore di TecnaFood Paolo Guicciardi – e quindi commercializziamo i dispositivi di protezione individuale per gli operatori del settore alimentare, detergenti sanificanti per l’industria alimentare, supermercati e negozi di vicinato, ma dai primi di marzo, da quando è scoppiata l’emergenza, la richiesta si è allargata. Tanti altri settori, e non solo alimentare, fanno richiesta di dispostivi individuali, ma soprattutto dei ‘tappeti’, di svariate tipologie".

Alla TecnaFood, infatti, ne esistono di diverse specie e misure. "Quello che va per la maggiore – sottolinea l’amministratore – è ‘a liquido’, ma ne esistono due tipi ‘a secco’, e stiamo sviluppando un nuovo sistema disinfettante che impedisca alla suola della calzatura di inumidirsi evitando così il rischio, per il dipendente, di scivolare calpestando una superficie liscia".

Nella maggior parte delle aziende italiane è stato posizionato il ‘tappeto’ imbevuto di liquido igienizzante, che va cambiato ogni otto ore, oppure quelli a secco, decontaminanti, ‘spellicolabili’ o ‘lavabili’, sempre mirati a evitare la proliferazione dei batteri.

Collocati nelle aree di ingresso delle aziende consentono a dirigenti, dipendenti, fornitori, clienti necessariamente muniti di mascherina e guanti, di igienizzare anche la suola delle scarpe e di entrare negli stabilimenti industriali ‘detersi’, nel pieno rispetto della normativa antiCovid. La richiesta, tuttavia, è talmente elevata che TecnaFood non riesce quasi più a soddisfarla in tempi rapidissimi.

"Per noi, che usiamo anche il sistema di vendita e-commerce – spiega Guicciardi – tempi rapidi significa che dalla richiesta alla spedizione trascorrono 24 ore e non di più, ma attualmente impieghiamo due giorni, massimo tre, anche perché le aziende produttrici dei ‘tappeti’, per lo più made in Olanda ed Est Europa, sono a loro volta in difficoltà a reperire il materiale per l’elevata richiesta internazionale".

Finora, l’azienda situata nel polo industriale di Bomporto ha spedito "oltre mille ‘tappeti’, da nord a sud del Paese, ma ‘piovono’ richieste ogni giorno, che cerchiamo di soddisfare. Per accontentare più aziende –sottolinea Guicciardi – limitiamo le forniture. Se, per esempio, una azienda richiede sei tappeti, gliene inviamo subito tre, e con gli altri tre soddisfiamo un’ altra, per poi, il giorno dopo, completare gli ordini".