La Tari, la tariffa comunale sui rifiuti, subirà un aumento medio delle tariffe domestiche di circa il 3% nel comune di Camposanto, che si traduce in poco più di 7 euro l’anno per gli abitanti della cittadina, premiata nel 2021 dall’associazione Rete regionale Rifiuti Zero Emilia Romagna per essersi distinta nella raccolta differenziata porta a porta e per la minore produzione di indifferenziato. La delibera è stata approvata nel Piano economico finanziario presentato nel primo consiglio comunale della giunta neoeletta Zaniboni bis. Nonostante il sindaco Monja Zaniboni, abbia auspicato riguardo reciproco nel dialogo con la minoranza, capeggiata da Daniele Manfredini, la discussione nella sala consiliare si è subito accesa quando l’ex vice sindaco, Giacomo Vincenzi, oggi assessore con deleghe anche ad Ambiente ed energia, ha comunicato la necessità per Aimag, il gestore della raccolta differenziata che da vari anni permette a Camposanto di inserirsi tra i comuni "Ricicloni", con una percentuale dei rifiuti differenziati pari al 93,3%, di affrontare costi vivi oggettivi che si attestano in crescita. "Se paragoniamo i costi medi del bacino Aimag con i costi di altri gestori regionali e nazionali", ha affermato l’assessore Vincenzi, "non spendiamo cifre sproporzionate ma nella media o inferiori. In consiglio comunale, la minoranza si è opposta perché tutti vorremmo ovviamente spendere di meno nell’interesse dei cittadini", ha successivamente aggiunto l’assessore, "ma noi siamo fiduciosi e consapevoli che questi costi abbiano motivazioni valide per ottenere un servizio con elevatissimi standard di qualità e, soprattutto, rispettoso della sostenibilità ambientale". "A differenza del caso di Modena –ha inoltre commentato Vincenzi – qui a Camposanto il nostro posizionamento politico nel sostegno alle scelte di Aimag è dovuto ad una visione condivisa e virtuosa tra amministrazione e gestore". La conclusione è che "questo tipo di raccolta ha degli obiettivi ambientali importanti e, per raggiungerli, bisogna mettere in campo il nostro impegno. I rifiuti sono, purtroppo, un costo per la società e noi vogliamo evitare di tornare ai rudimentali cassonetti".
Rossella Famiglietti