BARBARA MANICARDI
Cronaca

Teatri green, Comunale capofila. In scena a Danzica per l’ambiente: "La cultura è un ponte tra le nazioni"

In Polonia il gran finale del progetto Butterfly con un forte messaggio ecologista: "Segno di speranza". Il regista Mazzoni: "Grande onore ma anche grande responsabilità, pubblico chiamato a riflettere sul futuro".

In Polonia il gran finale del progetto Butterfly con un forte messaggio ecologista: "Segno di speranza". Il regista Mazzoni: "Grande onore ma anche grande responsabilità, pubblico chiamato a riflettere sul futuro".

In Polonia il gran finale del progetto Butterfly con un forte messaggio ecologista: "Segno di speranza". Il regista Mazzoni: "Grande onore ma anche grande responsabilità, pubblico chiamato a riflettere sul futuro".

Danzica (Polonia)

Prima Modena, poi Helsinki e infine Danzica. Tre città, tre Stati, tre teatri e un solo obiettivo: salvare l’ambiente anche attraverso la cultura lanciando messaggi potenti e diretti.

Nell’affascinante città polacca venerdì e sabato è andato in scena il gran finale dell’ambizioso progetto Butterfly di cui il teatro comunale di Modena è capofila e cofinanziato dall’Unione Europea grazie al programma ‘Europa Creativa’. Davanti alla platea gremita dell’Opera Bałtycka il trittico formato da tre atti unici (Lago di Cenere, Respiro e Perla di Speranza) ha fatto davvero il pieno di applausi consegnando al team del Teatro Comunale Pavarotti Freni, capitanato dal direttore Aldo Sisillo, un successo davvero oltre le aspettative. Ma Butterfly non si ferma. I sipari sono calati, è vero. Ma gli esiti del progetto saranno presentati al festival Ars Electronica di Linz a settembre e in conferenza stampa a Bruxelles il prossimo autunno. "Un progetto importante – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi – che certifica ancora una volta il ruolo del nostro Teatro Comunale, sulla scena culturale nazionale ed internazionale. La cultura, i suoi linguaggi sono ponti tra le diverse nazioni e mai come adesso abbiamo bisogno di investire in questi linguaggi, per rafforzare le condizioni di dialogo e concordia tra i popoli. Modena è città d’Europa e questo progetto lo testimonia una volta di più, grazie anche al lavoro all’Ufficio Europa del Comune, in grado di cogliere opportunità, collaborazioni e fondi europei".

Il regista dello spettacolo, Matteo Mazzoni è colui al quale i tre teatri hanno voluto affidare il difficile compito anche di fare sintesi e di dare forma e voce al tema della sostenibilità. La scenografia dell’opera, costruita con parti in legno e tessuto, è stata concepita con materiali di riciclo e ridotta affinché ogni teatro potesse fornire la medesima struttura senza doverla trasportare. Un elemento fondamentale della scena è stato affidato alle immagini digitali attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

"Per me e per tutto il team creativo, è stato un grande onore e al tempo stesso una grande responsabilità, come avviene quando ad essere coinvolti sono i sogni, le idee dei nostri figli – ha detto il regista Matteo Mazzoni visibilmente emozionato – Per tutti questi motivi, il nostro non poteva che essere uno spettacolo lirico che rompe gli schemi tradizionali, un’opera immersiva che non solo celebra la bellezza della musica e della scena, ma si fa portatrice di un messaggio ecologista potente e attuale, voluto proprio dai nostri ragazzi: l’arte come strumento di consapevolezza e trasformazione per il nostro pianeta, un invito al pubblico a riflettere sulla nostra responsabilità verso il futuro della Terra. Infatti, ogni fase della produzione è pensata per ridurre al minimo l’impatto ambientale, con un’attenzione particolare alle emissioni di CO2. L’intero processo produttivo è stato analizzato e ottimizzato, partendo dalle scelte legate alla scenografia e ai materiali utilizzati per realizzare i vari elementi scenici, tutti riciclati e sostenibili, evitando gli sprechi e riducendo al massimo l’utilizzo di risorse non rinnovabili.

Questo progetto rappresenta un segno di speranza, ed è una esperienza multimediale che unisce la forza emotiva della lirica alle tecnologie creando un ambiente in cui il pubblico si senta coinvolto in prima persona. Il teatro diventa così un luogo dinamico, con immagini in movimento, luci e proiezioni che avvolgono gli spettatori, immergendoli completamente nell’universo delle tre opere".