Teatro, allo Storchi lo show è senza barriere

Sabato convegno internazionale sulla fruizione dello spettacolo dal vivo, poi in scena ’I figli della frettolosa’ con attori non vedenti

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Ater Fondazione si confronta con l’Europa per eliminare le barriere alla fruizione dello spettacolo dal vivo e favorire l’inclusività a teatro: sabato 14 maggio, al Teatro Storchi di Modena, un’intera giornata sarà dedicata al dibattito e alla condivisione di buone pratiche su questi temi. L’appuntamento fa parte del progetto Inclusive Theater(s), di cui Ater Fondazione è ente capofila, finanziato dal programma Europa Creativa della Commissione Europea e ha l’obiettivo di far crescere le abilità e le conoscenze degli operatori culturali riguardo l’accessibilità e l’inclusione del pubblico iponon vedente e iponon udente.

La visita modenese sarà l’occasione per presentare un quadro della situazione italiana riguardo al tema, costituendo un momento di riflessione sulle potenzialità del settore teatrale in termini di inclusione e di dialogo con il mondo delle istituzioni locali e regionali. Saranno 15 i partecipanti internazionali presenti in città per questa visita-studio in rappresentanza dei partner europei coinvolti. La giornata prevede due momenti di dibattito e uno spettacolo teatrale serale: al mattino un convegno internazionale destinato al confronto tra le esperienze internazionali, mentre la tavola rotonda del pomeriggio sarà destinata ad un approfondimento sulla realtà dell’Emilia-Romagna. Alle sera, la Compagnia Berardi Casolari sarà in scena con ’I figli della frettolosa’ (ore 19). Una produzione della Compagnia BerardiCasolari, con la partecipazione di attori non professionisti non vedenti e ipovedenti. Lo spettacolo è a ingresso gratuito su prenotazione e prevede l’audio descrizione per non vedenti, i sopratitoli in doppia lingua italiano-inglese per non udenti e stranieri.

La prima visita studio è stata effettuata nel mese di dicembre 2019 nel Regno Unito, la seconda visita si è svolta nel luglio 2021 in Portogallo; in Italia, a Modena, si svolge pertanto la terza visita studio. Oltre alle visite studio, il progetto prevede due corsi di formazione transnazionale, che si sono tenuti in modalità online tra novembre e dicembre 2020 e ad aprile 2021, riscontrando grande interesse sia tra i partecipanti europei sia nazionali, con 165 partecipanti da Paesi europei ed extraeuropei e un totale di 90 ore di formazione. A partire da gennaio 2021, 41 eventi culturali hanno potuto usufruire degli strumenti di inclusione messi in atto dai partner del progetto, ad esempio alcuni degli spettacoli teatrali del Circuito Regionale Multidisciplinare di Ater Fondazione sono stati audio descritti.