
Successo per la tappa polacca del progetto musicale Butterfly, finanziato dall’Unione europea. Il direttore Sisillo: "Anche la cultura deve fare la sua parte: prove a distanza e meno viaggi in aereo".
Modena, 1 giugno 2025 – Grande successo per la trasferta in Polonia del Teatro Comunale di Modena, ‘ambasciatore’ dell’opera lirica sostenibile. A Danzica infatti si ‘conclude’ il progetto musicale Butterfly cofinanziato dall’Unione Europea grazie al programma ‘Europa Creativa’: sul palco dell’Opera Bałtycka – il teatro lirico della città – è andato in scena il trittico formato dai tre atti unici: Jezioro Popiołów (Lago di Cenere), Hengitä (Respiro) e Perla di Speranza.
Il Teatro Comunale di Modena, l’Opera Bałtycka di Danzica e Opera Box di Helsinki hanno collaborato per produrre un nuovo spettacolo, le cui storie sono state scritte dagli studenti delle scuole superiori delle tre città. Respiro, Lago di Cenere e Perla di Speranza sono state trasformate in altrettanti libretti scritti da Mirva Koivukangas, Jagoda Jagson e Vincenzo De Vivo con la regia di Matteo Mazzoni e messi in musica da tre diversi compositori: Paavo Korpijaakko, Beniamin Baczewski e Marco Attura, per dare forma e voce a un tema di interesse globale e di grande attualità. Il progetto ha coinvolto gli adolescenti sulla scena mondiale attraverso movimenti come Fridays for Future e figure come Greta Thunberg.
L’opera vuole essere un esempio di pratiche di sostenibilità ambientale, anche nei diversi aspetti della messa in scena, della produzione musicale e della partecipazione del pubblico.
Lo spettacolo, che ha debuttato a Modena l’11 aprile, è andato in scena con successo anche all’Alexander Theatre di Helsinki il 2 e 3 maggio scorsi e in questo fine settimana è la volta di Danzica. "La ‘storia’ di uno dei tre atti ideata dagli studenti del Selmi di Modena – spiega il noto librettista Vincenzo De Vivo – racconta proprio i ragazzi dei nostri tempi che a volte sono indifferenti ai problemi della sostenibilità. Ma poi in un attimo cambia tutto ed ecco che arriva la presa di coscienza. Lavorare con i ragazzi dell’Istituto Selmi di Modena è stato davvero entusiasmante: sono loro gli autori del soggetto poi diventato libretto d’opera".
"È uno spettacolo che nasce anche da un laboratorio di scrittura creativa – aggiunge Aldo Sisillo, direttore del Teatro Comunale di Modena – I ragazzi si sono documentati e hanno lavorato su un tema davvero attuale e importante. Il punto centrale è: anche la cultura può e deve fare la sua parte dal punto di vista ambientale come ad esempio ridurre i viaggi aerei e gli spostamenti di materiali anche utilizzando la tecnica delle prove a distanza come abbiamo già fatto più volte al Comunale. Forse ci vorrà ancora tempo…. Ma tutti insieme arriveremo all’obiettivo".