Teatro dei ragazzi, il festival di Marano si allarga: "Intuizione geniale"

Quest’anno la rassegna si terrà in diverse sedi delle Terre di Castelli

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Ne ha fatta di strada, il Festival del Teatro dei Ragazzi. Tanto che, per la prima volta quest’anno, in cui corre la 37° edizione, la manifestazione non si svolgerà più soltanto nella sua "culla" storica, ovvero Marano, ma si aprirà a diversi luoghi dell’Unione Terre di Castelli. Formula che vince, però, non si cambia, cosicché la proposta vedrà sempre esibirsi, senza alcuna competizione ma solo con lo spirito di imparare a fare teatro e stringere rapporti tra coetanei, diverse classi di scuole provenienti da tutta Italia, per un coinvolgimento complessivo di oltre 450 giovani attori di età compresa tra i 9 e i 19 anni, in un periodo che va da sabato 21 a domenica 29 maggio.

La prima edizione "unionale" del Festival è stata presentata ufficialmente ieri nel palazzo della Provincia di Modena da Umberto Costantini, assessore alla cultura dell’Unione, Andrea Adani, assessore alla cultura del Comune di Marano, e Andrea Candeli, direttore artistico della manifestazione. Il programma spazia tra grandi classici, magari elaborati e adattati ("Alice nel paese delle meraviglie" sabato 28 alle 18,30 a Marano, "Lady Macbeth" giovedì 26 alle 21 sempre a Marano), a riflessioni di grande attualità, come le "Parole di pace e di amicizia" (mercoledì 25 alle 18,30 a Marano). Per Costantini quella del Teatro dei Ragazzi è stata "un’intuizione geniale", mentre l’assessore Adani ha sottolineato come il tema comune scelto per quest’anno "è l’amicizia, per diversi motivi: sollecitare e riflettere su rapporti di affetto tra i ragazzi e di cooperazione tra i popoli".

Candeli ha commentato: "Questa esperienza i ragazzi se la ricorderanno per tutta la vita". A proposito: si apre col botto, sabato 21 alle 20,30, al teatro di Marano, con Roberto Alperoli e Paolo Crepet che dialogheranno di amicizia.

Marco Pederzoli