Teatro di Concordia, il sipario riprende vita

In occasione della riapertura, la sartoria sociale ’Manigolde’ ha recuperato l’antico tessuto per creare dei gadget sostenibili

Teatro di Concordia, il sipario riprende vita
Teatro di Concordia, il sipario riprende vita

Un originale e curioso esempio di riuso: il sipario in velluto che per decenni ha accompagnato le entrate in scena dei tanti artisti che si sono esibiti nel Teatro del Popolo di Concordia non andrà sprecato.

Troverà nuova vita grazie alla creatività e al paziente lavoro del volontariato. Fondamentale il contributo dato alla festa, organizzata per sabato 16 e domenica 17 settembre in occasione della riapertura del Teatro, dopo il recupero resosi necessario a seguito dei danni dovuti al sisma del 2012, dal mondo dell’associazionismo che si è mobilitato per rendere indimenticabile la data inaugurale.

Durante le settimane che hanno preceduto la conclusione dei lavori, Manigolde di Mani Tese Finale Emilia, contattata in marzo, ha portato avanti un lavoro straordinario di riuso del vecchio sipario. "Manigolde – ci dice Gaia Barbieri, volontaria dell’associazione finalese - è una sartoria sociale circolare che proprio del recupero, riuso e delle seconde possibilità da dare ai tessuti ne fa la sua vocazione".

Ma non è finita qui. "Siamo nati nel 2020 e recuperiamo solo cose usate. La proposta per noi è stata appassionante. Ci siamo presi il sipario, lo abbiamo caricato in auto, lavato e ci è venuto in mente di realizzare questo portachiavi particolare, recuperato attraverso il nostro lavoro di persone con fragilità, che rappresenta quindi ancora di più una seconda possibilità: col tessuto potevano essere recuperate anche le persone che lavorano".

Così nel laboratorio di sartoria, in maggio, insieme ad una ventina di donne con fragilità si sono recuperati i velluti rossi e oro del sipario, ormai inservibili per ragioni ignifughe, e si è dato vita a originali portachiavi che diventeranno gadget della riapertura.

Ne sono stati ricavati 240, ma ne saranno esposti in vendita solo 40, perché il resto dello stock verrà dato in omaggio agli ospiti dall’amministrazione comunale.

"Se dovessero essere molto richiesti – fa sapere tuttavia Gaia – del tessuto del sipario ce ne è ancora". A rendere ancora più attraente il gadget è che "non abbiamo voluto incartarli con la plastica per un fatto di sostenibilità – spiega Gaia – e pertanto abbiamo scelto di proporli dentro vecchi spartiti di un docente di conservatorio incartandoli quindi in fogli di opere teatrali".

Ispirandosi allo stesso principio del riuso, Caritas di Vallalta ha confezionato, sempre utilizzando tessuto del sipario, borsette e cuscini che decoreranno il Teatro.

Attraverso il coinvolgimento del volontariato – chiariscono dall’amministrazione - si è inteso perseguire un progetto di riapertura che, basandosi sui valori di ripartenza, continuità e comunità, segni anche una rinascita. Concordia è il secondo comune del cratere, dopo Medolla, a vedere riaperto il proprio Teatro comunale, anche se a fine maggio era stato già consegnato alla collettività locale il Teatro di Vallalta.

Alberto Greco