Dopo aver cercato di rapinare la titolare della tabaccheria di via Meloni di Quartirolo, un anno fa, si disfarono del travestimento indossato, una giacca da lavoro, e della pistola scacciacani gettandoli in un cassonetto.
Ed è in quel cassonetto che i poliziotti trovarono gli indumenti e la pistola su cui era impresso il dna dei criminali.
Così, dopo una lunga e complessa indagine, sono stati individuati e arrestati gli autori della tentata rapina avvenuta la sera del 3 gennaio 2019: si tratta di due pregiudicati di cui uno, di 50 anni, senza fissa dimora e domiciliato tra Mirandola e Castelfranco.
Quella sera avvicinarono la negoziante sotto casa, in via Palladio, e le puntarono contro una pistola ordinandole di mettere l’incasso della giornata, circa 5mila euro, in una borsa.
La donna e il figlio iniziarono a urlare e i due banditi decisero di scappare a mani vuote allontanandosi su un’auto a fari spenti.
La polizia, chiamata dalle vittime, arrivò subito e iniziarono le indagini con la collaborazione del commissariato di Mirandola. Grazie alle testimonianze e alle informazioni raccolte i poliziotti trovarono il travestimento, una giacca da cantiere e una pistola in un cassonetto vicino. Nelle ore successive fu individuata l’auto utilizzata dai due malviventi e grazie a intercettazioni e pedinamenti sono stati ricostruiti i movimenti della banda. La comparazione del dna di uno dei due, schedato, ha fornito la prova schiacciante. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.
Silvia Saracino