Modena: tenta di uccidere a martellate il figlio disabile, anziano si toglie la vita

Probabilmente il 69enne non vedeva via d’uscita di fronte alle difficoltà familiari. I conoscenti: "Si è sempre preso cura del ragazzo, ultimamente la malattia della moglie lo aveva duramente provato"

Dramma a Modena, la casa del 69enne (FotoFiocchi)

Dramma a Modena, la casa del 69enne (FotoFiocchi)

Modena, 26 novembre 2022 - Una vita a prendersi cura del figlio affetto da una grave patologia, poi la malattia che aveva colpito la moglie. Non ha retto il 69enne che giovedì sera si è suicidato nella sua abitazione nella prima campagna di Modena sud. L’uomo si è tolto la vita convinto di aver ucciso il suo ragazzo, affetto da distrofia muscolare. Invece quando il fratello è tornato a casa lo ha trovato ancora vivo e ha chiamato i soccorsi. Fino a ieri sera il 38enne era ricoverato in Rianimazione, dopo essere stato operato all’ospedale di Baggiovara.

Secondo la ricostruzione della polizia, intervenuta nella casa della tragedia, il ragazzo è stato colpito con una o più martellate alla testa, probabilmente mentre dormiva. A ferirlo sarebbe stato il padre che poi si è tolto la vita. Raccapricciante la scena che si è trovato di fronte l’altro figlio una volta rientrato a casa dopo aver trascorso la serata fuori.

L’uomo, il figlio maggiore, ha trovato il fratello disabile agonizzante e il padre ormai deceduto. Immediata la richiesta di soccorso: sul posto, nella villetta che si affaccia su una strada di campagna, sono intervenute ambulanza e auto medica. Per il 69enne non c’era ormai più nulla da fare. Poco prima di mezzanotte il medico ne ha constatato il decesso. Il 38enne, invece, è stato trasportato con la massima urgenza a Baggiovara.

Quando è avvenuta la tragedia, il pensionato era in casa da solo col figlio disabile poiché la moglie è ricoverata per una grave malattia. Proprio l’aggravarsi delle condizioni di salute della donna, avrebbe acuito lo sconforto del 69enne, che l’altra sera ha dato seguito a un drammatico piano a cui forse stava pensando da tempo. Dopo una vita trascorsa a prendersi cura di quel figlio che, a detta dei conoscenti, tanto amava, ha deciso di mettere fine alle sofferenze di entrambi, probabilmente non vedendo via d’uscita dal momento che anche alla moglie era stata diagnosticata una brutta malattia.

Una famiglia tranquilla, unita, con un padre che ha sempre cercato di dare il massimo per alleviare le sofferenze del figlio disabile: "Lo accompagnava dappertutto – dicono i conoscenti – al lavoro, a fare le commissioni, ai concerti. Il ragazzo lavorava e aveva fatto anche il dj in discoteca. Malgrado la disabilità, aveva una vita piena e non ho mai sentito il padre lamentarsi".

Una vita di comprensibili sacrifici, ma nessuno avrebbe mai pensato a un simile epilogo. Nessuno avrebbe mai pensato che l’uomo potesse arrivare a tanto. Il 69enne aveva sempre lavorato a Carpi per una azienda che si occupa di macchine per la lavorazione del legno, la moglie prima della pensione era impiegata, hanno sempre vissuto in quella grande casa con i due figli, cavandosela sempre da soli.

La polizia ha effettuato i rilievi del caso, poi a tarda notte il corpo del pensionato è stato trasportato all’istituto di Medicina legale di Modena. Non ci sono dubbi sul suicidio. Gli agenti della questura invieranno dunque gli atti la Procura, ma il caso sembra già chiuso. Il figlio maggiore, ieri, era all’ospedale al capezzale del fratello e anche dalla madre, a cui dovrà probabilmente raccontare quanto accaduto.

v.r.