Tentato omicidio, va in carcere

Un uomo di 27 anni, originario di Sassuolo ma residente a Cadelbosco Sopra (nel Reggiano), è stato raggiunto da ordine di custodia cautelare in carcere, dopo che è diventato esecutivo il provvedimento, legato a un episodio avvenuto nel giugno dello scorso anno con ipotesi di reato che andavano dalla detenzione di droga a fini di spaccio fino al tentato omicidio. «Sei fottuto… ti uccido», aveva urlato alla vittima, bloccata in auto e condotta un luogo isolato.

Il malcapitato era stato colpito con una mazza mentre cercava di fuggire dall’auto. Ma era comunque riuscito ad allontanarsi nonostante l’inseguimento da parte del ventisettenne, oltretutto aiutato da un extracomunitario assoldato sul posto per collaborare con lui a catturare la vittima.

Il fatto era accaduto a San Polo. Le indagini, partite dal racconto della vittima, avevano portato i carabinieri di San Polo e del nucleo operativo di Castelnovo Monti a rintracciare e denunciare l’autore dei reati. Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, in attesa del processo, aveva chiesto per il giovane la custodia cautelare, ma era stato concesso solo l’obbligo di dimora. La Procura ha presentato appello e ora il provvedimento è diventato definitivo, con la notifica dell’ordinanza di carcerazione. Ordinanza che ha raggiunto il ventisettenne già in cella, dove si trova per altri motivi.

Le indagini dei carabinieri avevano permesso di scoprire che il tentativo di omicidio dello scorso anno era maturato nell’ambito della «lotta» per la gestione del traffico di sostanze stupefacenti. La vittima, di 41 anni, aveva deciso di «lasciare l’attività» che svolgeva per conto del 27enne residente a Cadelbosco Sopra. Quest’ultimo, ritenendo che il suo «ex dipendente» l’avesse lasciato per lavorare in proprio, aveva deciso di fargliela pagare cara.

Ma la sua azione non era andata a buon fine grazie soprattutto ai riflessi dimostrati dal 41enne, il quale in quei momenti concitati era riuscito a dileguarsi in fretta, salvandosi la vita, nonostante fosse stato colpito violentemente con una mazza.

Antonio Lecci