"Terapie intensive, situazione sotto controllo"

Il direttore generale Claudio Vagnini: "Abbiamo attualmente una decina di pazienti ma teniamo alta la guardia. Pochi i casi gravi"

Migration

di Paolo Tomassone

"Abbiamo due persone ricoverate in terapia sub-intensiva e otto pazienti sono in terapia intensiva. Questo è il nostro standard. A disposizione abbiamo decine e decine di posti letto in terapia intensiva, l’Hub di Baggiovara è già in funzione (è stato inaugurato in agosto e disponde di 18 posti) e quello al Policlinico – che avrà trenta posti – sarà pronto entro fine novembre".

La situazione, secondo il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Claudio Vagnini, è "sotto controllo", nonostante i numeri di contagi da Covid-19 siano da giorni molto alti e ci sia, tra i cittadini, molta preoccupazione.

Direttore, stiamo tornando ai livelli della scorsa primavera. Si è alzato il livello di guardia anche in ospedale?

"Il livello di guardia è sempre alto, non c’è bisogno di alzarlo ancora adesso. In realtà i ricoveri che abbiamo in questi giorni sono molto tranquilli: abbiamo pochissimi casi gravi, non c’è la situazione di marzo. Quelli che vengono ricoverati, lo sono fondamentalmente per un eccesso di zelo. E anche quelli che sono in terapia intensiva sono perfettamente sotto controllo. Poi ogni tanto arrivano anche anziani poli-patologici e con complicazioni".

Però è stato trovato un focolaio di Covid-19 in Neonatologia. Com’è la situazione nel reparto?

"La situazione è stabile, abbiamo mandato a casa una decina di operatori tra infermieri e specializzandi. L’unico bambino infettato è in condizioni stabili, non c’è stata nessuna variazione rispetto a quella che era la sua condizione clinica pre-infezione da Covid".

Siete riusciti a risalire all’origine del contagio?

"Un’infermiera che si è infettata a casa attraverso suo figlio che ha informato rispetto la sua positività al Covid. L’operatrice è stata isolata a casa dal 12 ottobre, ma evidentemente nel frattempo c’erano state delle condizioni di trasmissibilità all’interno del reparto. La cosa l’abbiamo tenuta marcata e la stiamo tenendo marcata: stiamo monitorando tutti quelli che hanno avuto il rischio di un contagio con l’operatore nei giorni precedente al 12 ottobre".

Avete eseguito i tamponi a tutti?

"Sì, anche ai neonati. Tutti i neonati sono risultati negativi e anche i loro genitori. Stessa cosa vale per gli operatori a rischio, per i quali abbiamo usato tutte le profilassi possibili.

Ora aspettiamo il tampone di quelli che sono stati potenzialmente contattati dall’infermiera infettata e poi se saranno negativi torneranno in servizio immediatamente".

Il bambino contagiato come sta ora?

"Il bambino sta bene e il focolaio è assolutamente sotto controllo. Mi spiace e mi scuso moltissimo per quello che è successo perché effettivamente è una cosa che non deve succedere. Ma voglio assicurare che i protocolli funzionano.

Purtroppo in alcuni casi è veramente difficile arginare e ogni tanto si verificano problemi legati alla caratteristiche di questo virus.

È dura da accettare che sia capitato su familiari di bambini così piccoli. Chiedo a tutti di avere la massima pazienza e la massima disponibilità perché stiamo facendo di tutto per tenere l’azienda al massimo dei controlli possibili. Se la tracciabilità viene mantenuta noi non abbiamo problemi".