Modena, 21 settembre 2024 – Prima vera zampata della giunta Mezzetti sull’Urbanistica. Giovedì è arrivata in commissione Seta la bocciatura di tutti e 19 progetti presentati nella scorsa primavera nell’ambito del bando per dare attuazione al nuovo Piano urbanistico rispetto alla trasformazione e alla rigenerazione del territorio. L’amministrazione ha annunciato in commissione di aver terminato l’istruttoria con i tecnici arrivando alla conclusione che nessuna delle manifestazioni di interesse presentate risponde pienamente ai criteri di conformità indicati dal Pug e dall’Avviso: dalla rigenerazione urbana alla qualità ecologico ambientale, fino alle opportunità di realizzare interventi di edilizia residenziale sociale.
Contestualmente è stata presentata una delibera sostituiva che annuncia una nuova road map, spiega le ragioni del pollice verso, aggiunge che per alcuni di questi piani (quelli che riguardano progetti già in corso) sarà possibile un ulteriore appello. E introduce un percorso partecipativo funzionale e propedeutico a un nuovo bando attraverso il coinvolgimento organizzato dei cittadini.
Un parere deflagrante dal punto di vista politico perché i progetti erano stati presentati nell’era Muzzarelli, mentre, al di là dei contenuti, è chiara l’intenzione della nuova amministrazione di far capire che la musica sull’urbanistica è cambiata. La commissione era chiamata a votare solo il termine dell’istruttoria, non il merito degli elaborati. Ora la palla passa al Consiglio comunale che lunedì dovrà dire sì o no al rigetto di tutte le proposte avanzate dal mondo economico modenese.
Riusciranno i consiglieri comunali – soprattutto quelli del Partito democratico a quanto risulta, almeno alcuni, dilaniati da mal di pancia quando non proprio da crisi di coscienza – a votare secondo le indicazioni dell’amministrazione? O ci saranno colpi di scena tali da far tremare la giunta? La commissione di giovedì è stata preceduta in questi mesi (da quando ad aprile secondo l’Avviso era scaduto il termine della presentazione delle manifestandone di interesse) da numerosi, drammatici, incontri di maggioranza e all’interno dei Dem per capire come muoversi. Non si escludono posizioni favorevoli, ma con vistosi distinguo: c’è da dare conto, è il timore diffuso, al mondo industriale-economico.
Ma di quali progetti stiamo parlando? Delle 19 proposte, la maggior parte sono relative al commercio in medie strutture di vendita, altre riguardano funzioni prevalentemente residenziali, un paio riguardano il settore turistico e in un caso si propone un pubblico esercizio. Tra gli interventi principali quello, proposto da Innovative solutions, inserito nell’operazione di ampliamento dell’azienda Cpc, già approvata dal Consiglio comunale, che prevedeva anche la realizzazione di una struttura direzionale e alberghiera, il cosiddetto Hospitality, in via delle Suore, oltre all’ampliamento del parco Utoya, con il passaggio al Comune della proprietà della quota rimanente dell’area ex Pro Latte, con relativa desigillazione. Nell’area era indicato anche un intervento di edilizia residenziale sociale.
Altri interventi riguardano l’area del centro Senada in via Emilia Ovest; l’area ex Corradini, tra via Cesare Costa e via Ruffini; il comparto Zodiaco, tra le vie Gemelli, Capricorno, Ariete; il comparto ex Benfra, tra le vie Cuboni e Manara; il comparto ex Corni. Due iniziative sono nel Villaggio Artigiano. Poi altri interventi sono proposti in via Tabacchi alla Madonnina, in viale Monte Kosika, in via d’Avia nord, in via Vignolese, in via Attiraglio, in via Emilia Ovest (ex poligrafico Artioli), in via Cimarosa, in strada Canaletto sud, in via Emilia Est.