ROBERTO GRIMALDI
Cronaca

Terzo settore protagonista: "Volontariato, giusto candidarci come capitale"

Caldana (Centro servizi Terre Estensi): "Parteciperemo al bando, a luglio sapremo. Ci sarebbe l’opportunità per riflessioni e confronti per migliorare e potenziarci".

Caldana (Centro servizi Terre Estensi): "Parteciperemo al bando, a luglio sapremo. Ci sarebbe l’opportunità per riflessioni e confronti per migliorare e potenziarci".

Caldana (Centro servizi Terre Estensi): "Parteciperemo al bando, a luglio sapremo. Ci sarebbe l’opportunità per riflessioni e confronti per migliorare e potenziarci".

Candidare Modena come capitale del volontariato 2026. E approfittare dell’occasione per valorizzare un intero mondo, quello del terzo settore, che nella nostra provincia vanta un grande potenziale tra numeri e presenza capillare. La proposta è arrivata dal Pd (primo firmatario il consigliere Luca Barbari), il Consiglio comunale ha approvato. E l’ambiente del volontariato è in attesa. Si tratterà, tra l’altro di aspettare poco più di un mese, come dice Alberto Caldana, presidente del Centro servizi volontariato Terre Estensi: "Abbiamo già proposto la nostra candidatura a livello nazionale. A fine luglio si dovrebbe già conoscere la graduatoria e sapere quindi se sarà davvero Modena la capitale del volontariato. Nel caso, dovremo darci da far per organizzare un calendario di incontri, eventi e riflessioni sui grandi temi che coinvolgono il terzo settore. Sarebbero momenti di confronto a livello nazionale molto importanti, che ci permetterebbero di crescere e migliorare il nostro operato".

Sulle potenzialità della provincia modenese, Caldana è d’accordo: "Tra associazioni di volontariato e numero di operatori siamo un territorio da primato. Si calcola che il 6,5% della nostra popolazione svolga attività di volontariato. E diversi settori si appoggiano molto sui servizi no profit".

A questo proposito, gli ambiti in cui il volontariato risolverebbe tanti problemi sono svariati. "E’ vero – conferma Caldana – e sono tutti interconnessi tra di loro: si va dalla disabilità alla popolazione che invecchia, dall’immigrazione ai nuovi poveri. Difficile individuare una priorità. A maggior ragione sarebbero molto utili momenti di riflessioni e confronto anche con altre realtà nazionali, e sarà quello che vorremmo fare in caso di elezione a capitale del volontariato. Tra l’altro – aggiunge Caldana – l’anno in carica non inizierebbe il primo gennaio, ma il 5 dicembre, giornata mondiale del volontariato, in cui ci sarebbe il passaggio di consegna tra Palermo, attuale capitale, e la città che subentrerà nel 2026. I tempi sono abbastanza stretti quindi, in caso di successo dovremo subito cominciare a darci da fare". Nel caso in cui non arrivi la vittoria, potrebbe essere sufficiente anche il secondo posto: "Visti i tempi stretti nel pubblicare il bando – conferma Caldana – può essere che la seconda classificata di quest’anno possa già essere indicata come capitale nell’anno 2027. A breve comunque, conosceremo il risultato".

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Provincia, Fabio Braglia: "Anche la Provincia di Modena ha aderito all’invito del Centro servizi per il volontariato Terre Estensi e al forum provinciale del terzo settore di candidare Modena a capitale italiana del volontariato nel 2026. Lo abbiamo fatto – ha spiegato Braglia – nella consapevolezza che la grande ricchezza che le associazioni del nostro territorio portano per la comunità, in attività sociali, di attenzione alle fragilità e di promozione dei valori di solidarietà e attenzioni agli ultimi, sia un patrimonio determinante per la coesione e la crescita, attraverso l’inclusione e il contrasto alle diseguaglianze. Rendere merito di questo, non solo significa ringraziare quanto il terzo settore opera quotidianamente per tutti noi, ma anche rendere il giusto merito alle donne e uomini che quotidianamente investono il loro tempo per il prossimo".