Torna il Festival del Gioco Play, 700 appuntamenti e oltre 150 espositori

Da venerdì a domenica in Fiera attesi migliaia di appassionati. Marco Momoli: "Abbiamo montato anche delle tensostrutture all’esterno".

Torna il Festival del Gioco  Play, 700 appuntamenti  e oltre 150 espositori

Torna il Festival del Gioco Play, 700 appuntamenti e oltre 150 espositori

Insegnare la cultura e l’importanza del gioco, utili a esempio nel campo dell’insegnamento, ma senza scordare che c’è un gioco "buono" e uno "cattivo", che genera pericolose ludopatie. Del resto su quest’ultimo tema Modena ha fatto molto in questi anni e ieri se n’è parlato alla presentazione di una delle manifestazioni di maggior successo sotto la Ghirlandina: ’Play - il festival del gioco’ che si tiene da venerdì a domenica in Fiera. Il direttore Marco Momoli ha parlato di numeri importanti: "Play ha ampie dimensioni, si svolge nei cinque padiglioni per un totale di 30mila metri quadrati con oltre 150 espositori. Abbiamo anche montato tenso strutture all’esterno, del resto non si viene qui solo a vedere, ma a provare e per questo abbiamo predisposto 2500 tavoli di gioco con oltre 7mila sedie intorno. Poi c’è il fuori salone in centro storico, alla Fondazione San Carlo e alla Galleria Europa in piazza Grande. C’è molta attesa: alberghi di Modena e provincia già strapieni per il fine settimana". In fiera e in centro, infatti, gli appuntamenti in calendario sono oltre 700 e raccontano di un settore, quello dei giochi analogici - da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo, di carte - che cresce del 13% da qui al 2026. Un dato maggiore addirittura del comparto più alla moda, quello dei videogiochi. E a certificare l’importanza di Play, preso d’assalto da migliaia di persone (fino a 11 anni non si paga, poi c’è il biglietto, a parte gli incontri in centro storico gratuiti), è il direttore artistico Andrea Ligabue: "Coniughiamo il gioco giocato con la riflessione culturale e ospitiamo enti prestigiosi che hanno scelto il medium ludico per divulgare conoscenza, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica a quello di Fisica Nucleare, dall’Istituto di Oceanografia fino all’associazione Italiana di Public History e il Game Science Research Center con un convegno di tre giornate sul rapporto tra gioco e storia. Quest’anno la manifestazione riprende Italo Calvino nel 100° anniversario della nascita, avendo per tema le ‘Narrazioni incrociate’: proponiamo una riflessione sul gioco inteso come macchina narrativa, la cui trama viene intessuta collettivamente attraverso le combinazioni delle interazioni individuali, infinite. Qui creiamo i giocatori del domani e perciò coinvolgiamo cento classi". Impossibile citare ogni evento, disponibile sul sito play-modena.it : tantissimi i giochi da tavolo vecchi e nuovi, come Risiko, Monopoly, Taboo, Dixit, Ticket to Ride, ma anche il primo convegno scientifico sul rapporto tra gioco e storia, ‘Play History 2023’. Inoltre escape room, come quella dedicate alla scomparsa del fisico Ettore Majorana e al funzionamento di un acceleratore di particelle. Alla San Carlo invece è previsto il concerto inaugurale di Ruben Camillas. "Play è per un pubblico da zero a 99 anni e anche in chiave turistica la manifestazione piace, genera pernottamenti sul territorio", chiosa l’assessore alla promozione Ludovica Ferrari.

Stefano Luppi