Tornado Carpi, il capo dell’Aeroclub: "Danni enormi, già partita la gara di solidarietà"

Franco Cavazza fa la conta. Ordinanza del sindaco per raccogliere i frammenti pericolosi sparsi anche a un chilometro di distanza dall’area colpita

Franco Cavazza, presidente Aeroclub Fossoli

Franco Cavazza, presidente Aeroclub Fossoli

Carpi (Modena), 21 settembre 2021 - Franco Cavazza, presidente dell’AreoClub di Carpi (video), ricostruisce quei drammatici momenti della domenica maledetta, quando la tromba d’aria si è improvvisamente abbattuta nella zona.

Come si forma una tromba d'aria Il giorno dopo: la conta dei danni

Franco Cavazza, presidente Aeroclub Fossoli
Franco Cavazza, presidente Aeroclub Fossoli

Quale immagine ricorda di domenica pomeriggio?

"In meno di trenta secondi è volato via tutto. Sembrava esplosa una bomba. È un miracolo se siamo vivi e non feriti. Mai visto nulla di simile, se non nei film".

Cosa è successo?

"Erano le 17, stavamo tranquillamente parlando fuori, quando in lontananza abbiamo visto quella che reputavamo una ‘piccola’ tromba d’aria, tra l’altro rara in questo periodo dell’anno. In meno di un minuto abbiamo però realizzato che si trattava di un tornado che stava arrivando su di noi. Eravamo in sei, siamo scappati dentro ai nuovi uffici, alcuni si sono riparati in bagno, altri dietro ai divani, ma non è stato sufficiente perché il tornado ha distrutto tutto. Noi siamo vivi. La struttura è nuova, del 2020, costruita con il sostegno della Regione post sisma: causa Covid dovevamo ancora inaugurarla e speravamo di farlo a breve. Per fortuna era antisismica: altrimenti non ci saremmo più, saremmo stati spazzati via. Non resta più niente. I danni sono incalcolabili: il vento, a circa 300 kmh, ha aperto il portone dell’hangar e ha trascinato fuori sette aerei, due sotto la struttura, completamente schiacciati, altri lanciati nelle campagne. Distrutti, come le macchine parcheggiate davanti. Stiamo ancora cercando un portellone, non sappiamo dove sia".

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Tromba d'aria a Carpi
Tromba d'aria a Carpi

C’erano aerei in volo?

"Appena cinque minuti prima del dramma era decollato un mezzo, ma per fortuna non è stato intercettato, altrimenti sarebbe crollato a terra con tutte le conseguenze".

Ora come intendete muovervi?

"Stiamo cercando di capire come poterci muovere per mettere un po’ in ordine, pulire per terra, ma dobbiamo attendere i nulla osta. Abbiamo già contattato la ditta per iniziare i lavori, per capire come fare a mettere in sicurezza quello che è rimasto, c’è il rischio pioggia e questo provocherebbe ancora più danni. Senza contare che occorre anche mettere al sicuro certi oggetti e strumenti, perché purtroppo c’è sempre chi approfitta di queste situazioni, e qui, senza di noi tutto è abbandonato".

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Avete già fatto una conta dei danni?

"È troppo presto ma saranno estremamente ingenti, siamo rovinati. Inoltre, per molto tempo l’ordinaria l’attività di volo starà ferma. Siamo però riusciti a mettere in sicurezza la pista perché sabato cinque allievi dovranno affrontare la prova scritta e pratica per l’attestato VDS. Grazie alla collaborazione di tanti volontari che ci stanno dando una mano: i ragazzi troveranno la pista pulita e un aereo già pronto".

Stare ricevendo attestati di solidarietà?

"Moltissimi. È arrivato il presidente dell’Aeroclub d’Italia, Giuseppe Leoni che ci ha espresso la sua vicinanza, e sono tantissimi gli AeroClub che si stanno offrendo per darci una mano".