Tortellino, torna l’antica sfida tra Bologna e Castelfranco

Da secoli il tortellino è oggetto di contesa fra Modena e Bologna, in una longeva e goliardica diatriba a proposito della sua paternità di cui si è scritto e detto tantissimo. Anche il giovane professore modenese, Angelo Fortunato Formiggini – che di li a poco si sarebbe affermato come editore innovativo e curioso –organizzerà nel 1908 la Festa Tassoniana, un evento mutino-bononiense che celebrerà La secchia rapita di Alessandro Tassoni, tentando una riconciliazione fra le due fazioni, naturalmente a tavola. A distanza di oltre un secolo ci pensa la Confraternita Dotta del tortellino di Bologna a rispolverare l’antica ruggine tra le due città confinanti ricreando un’allegra tenzone che avrà luogo domani presso una villa storica del centro di Bologna e vedrà contrapporsi il ristorante bolognese Diana e quello modenese Antica Moka, finalisti accuratamente selezionati dopo ripetuti assaggi dai membri della ‘Dotta’. Il piatto in questione è naturalmente il tortellino rigorosamente in brodo, che i due chef cucineranno con tutta la cura del caso sotto l’occhio vigile di due notai, per essere sottoposto al vaglio dei 130 invitati all’evento, che assaggeranno alla cieca, mentre due giornalisti gastronomici, contribuiranno con un affresco storico e anedottico a svelare i segreti del famoso piatto bandiera della cucina emiliana. L’evento organizzato dalla ‘Dotta’ confraternita, fondata a Bologna nel 1965 e presieduta dal Gran Prevosto Alberto Salvadori, riafferma la centralità del tortellino rimarcando quanto sia ritenuto fondamentale nella tavola e nella storia emiliana, vantando estimatori illustri di ogni epoca, che si sono seduti nelle tavole modenesi e bolognesi per celebrarne la bontà, da Rossini a Carducci, da D’Annunzio al senatore Giovanni Spadolini, tra i primi soci della ‘Dotta’ all’epoca in cui era direttore del Carlino, ma anche lo Scià di Persia, la principessa Soraia, Enzo Ferrari, Ingrid Bergman, Roberto Rossellini, Henry Clapton, Lou Reed. Non resta che attendere con trepidazione l’esito del match.

Luca Bonacini