Un sabato di musica, di storia e di emozioni in una ricca serie di appuntamenti in città e in provincia. "Laetentur coeli, exultet terra", si rallegrino i cieli, esulti la terra: questo il titolo del concerto che oggi alle 15.30 concluderà i Vespri d’organo in Duomo a Modena (con ingresso libero), nel cuore delle giornate dedicate al patrimonio Unesco. Il soprano Marily Santoro, che si è perfezionata nella nostra città con Raina Kabaivanska, proporrà un programma di arie sacre accompagnata dall’organista Davide Zanasi. Si ascolteranno, tra gli altri, il "Domine Deus" di Vivaldi, il "Pie Jesu" di Fauré, il "Laudate Dominum" di Mozart, e fra le pagine solistiche per organo la Passacaglia e Fuga di Bach, e il Terzo Corale di Franck.
Stasera alle 21 la storica Corale Rossini, diretta dal maestro Luca Saltini, ‘illuminerà’ la chiesa di San Pietro con una perla del repertorio classico, la "Messa di Gloria in fa maggiore" che Pietro Mascagni compose nel 1888 a Cerignola, in Puglia, dove dirigeva alcuni concerti dell’orchestra del luogo. La Rossini la interpreterà insieme al Coro Città di Mirandola (maestro del coro Lucio Carpani) e ai solisti Gianni Coletta (tenore) e Marco Camastra (baritono): ad accompagnarli l’Orchestra Città di Ferrara. La serata (a ingresso gratuito) si inserisce nella programmazione di Modena Città del Belcanto e verrà presentata dalla scrittrice e regista Eddy Lovaglio, presidente dell’associazione Actea.
Ci trasferiamo a Sassuolo per un nuovo evento del Festival musicale Estense "Grandezze & Meraviglie", che sempre stasera alle 21 farà tappa nel Duomo di San Giorgio (con ingresso libero) con il concerto "Nisi Dominus", dedicato alla musica vocale e strumentale di Antonio Vivaldi.
Il contralto Linwei Guo, accompagnata dall’ensemble I Musicali Affetti, diretto dal maestro Fabio Missaggia, ci guiderà attraverso varie declinazioni dell’amore, sacro o profano, nella musica del Prete Rosso. E se il "Nisi Dominus RV 608" rientra tra le sue opere sacre più significative, un posto d’onore fra le sue composizioni spetta anche alla cantata "Amor hai vinto", in cui sono incastonate due arie che rappresentano altrettanti pezzi di bravura per la voce, dal registro più meditativo a quello più brillante.
Stefano Marchetti