Omicidio Modena, i vicini: "Tragedia annunciata, poteva essere salvata"

La rabbia: "Lui era sempre ubriaco, liti e urla ogni giorno. Le forze dell’ordine sono venute tante volte, ma nessuno ha fatto nulla"

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"Se ci avessero ascoltati prima, Milena sarebbe ancora viva. E’ una tragedia annunciata". Era un coro unanime, ieri, quello che si alzava in via Dei Manzini mentre la salma della 71enne Milena Calanchi veniva trasportata dalle onoranze funebri in medicina legale. In fondo alla strada uno degli anziani residenti per lungo tempo ha continuato a gridare verso i giornalisti, chiedendo di scrivere la verità: "Quell’uomo io l’ho visto crescere, beve ogni giorno e ogni giorno tutti noi sentivamo le grida di quella povera donna. Tutti sapevano che la situazione era al limite". All’arrivo della polizia una donna, poi sentita dagli agenti, dal balcone ha gridato con tutte le sue forze: "Lo sapevo, lo sapevo che sarebbe andata a finire così. Noi avevamo avvisato". Non nasconde le lacrime Anna Semprebon, che vive a pochi metri dalla porzione di villetta teatro della tragedia. "Io abito qua da diversi anni e la conoscevo. Stanotte, a mezzanotte, l’ho sentito bestemmiare fortissimo fuori dal cancello e stamattina ho saputo che l’aveva uccisa. Lui urla sempre - continua l’anziana – è stato anche ricoverato tempo fa. Era pericoloso".

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"Abbiamo chiamato tante volte i vigili e stavano qui tanto tempo – commenta poi Silvia Brandoli. – Hanno provato a calmarli ma la situazione familiare era difficile. Carlo aveva avuto anni fa un brutto incidente; poi mi aveva detto di provare rabbia verso la ex fidanzata perchè gli aveva ‘rubato’ la casa. Non l’ho mai sentito minacciare sua madre ma non l’ho mai vista uscire di casa. La situazione è peggiorata dopo che è morto il padre – continua - ci tengo a dire che lui è una brava persona, un ragazzo dolcissimo: siamo cresciuti insieme, eravamo bambini entrambi quando siamo arrivati qui e non posso immaginare abbia fatto una cosa del genere". Silvia Brandoli spiega infine come il presunto omicida fosse tornato a casa dalla madre da meno di un anno. "Era sempre chiusa in casa Milena – conferma un’altra resitente – Carlo era un bravo ragazzo ma da qualche tempo era così". "Facevano tante urla", afferma affranto il signor Franco Paltrinieri prima di rientrare in casa. Sconvolta anche un’altra vicina della vittima: "Sono mesi che va avanti questa storia – conferma Cynthia Manfredi - quando beveva strillava, offendeva la madre. I vigili erano qua tutte le settimane ma nessuno ha fatto niente: io ho chiamato quest’estate perchè avevano lasciato il cane sotto il sole e senz’acqua. A turno abbiamo sempre segnalato – continua la donna – perchè tutte le sere era la stessa storia. Due settimane fa gridava: ’aiuto, aiuto, aiutatemi’ e sono uscita in strada e c’era già la polizia locale. Temevamo sarebbe finita così ma qualcuno poteva fare qualcosa: forse la signora sarebbe ancora viva. Due giorni fa mi ha salutato, sorridendo. Ho pensato: menomale, mi ha visto, sa che ci sono. Ieri sera (lunedì, ndr) come al solito ho sentito le urla ma era di prassi. Poi ho scoperto che Milena era stata ammazzata".

Valentina Reggiani