Trovata morta in casa a Zocca Uccisa da esalazioni di monossido

Tragedia in via Fondazza: il marito, intossicato ma non grave, salvato da un vicino. Sotto sequestro la caldaia

Tragedia sabato notte a Zocca. Una donna di 63 anni, Luminita Gogoi, è stata trovata morta nel suo letto, probabilmente uccisa da esalazioni di monossido. In stato confusionale con gli stessi sintomi di intossicazione e sotto choc il marito, portato al centro iperbarico di Fidenza e poi trasferito all’ospedale di Vignola. Quello che è successo è al vaglio dei carabinieri che sono intervenuti per un sopralluogo e hanno posto sotto sequestro la caldaia dell’abitazione.

Da una prima ricostruzione pare che le esalazioni siano da ricondurre proprio al malfunzionamento dello scarico della caldaia. Per la coppia, residente a Bologna, quella di Zocca è una seconda casa. Per scaldarsi hanno acceso la caldaia non sospettando un guasto. Sul posto, in via Fondazza, sono arrivati i sanitari del 118, che hanno trovato la donna distesa a letto, priva di sensi. Purtroppo ormai non c’era nulla da fare. A chiamare i soccorsi è stato un amico e vicino di casa, che era solito andare a trovare la coppia per chiedere se avessero bisogno di qualcosa. Il marito, con sintomi di intossicazione più lievi, è stato soccorso in tempo: non è in pericolo di vita. Per i rilievi sono intervenuti i vigili del fuoco, di Pavullo e Modena, con tecnici specializzati. Le onoranze Rivi hanno trasferito il corpo della donna alla medicina legale. Sarà l’autopsia a confermare la causa della morte per monossido di carbonio. Luminita, originaria di Bucarest, lascia una figlia.

Valentina Reggiani

e Walter Bellisi