Trovato morto in casa Il corpo del quarantenne era legato al letto Non è escluso l’omicidio

La vittima è Alessandro Gozzoli, è stata la sorella a fare la scoperta ieri nel primo pomeriggio entrando nell’appartamento di via Bassa Paolucci. Tra le ipotesi degli investigatori anche il gioco erotico finito male.

Trovato morto in casa  Il corpo del quarantenne  era legato al letto  Non è escluso l’omicidio

Trovato morto in casa Il corpo del quarantenne era legato al letto Non è escluso l’omicidio

di Valentina Reggiani

Simpatico, tranquillo, affidabile e gioioso ma anche un gran lavoratore. Nessun problema apparente e tanti amici che lo adoravano. È mistero dietro alla morte di Alessandro Gozzoli trovato senza vita ieri, nel primo pomeriggio nel suo appartamento in una zona residenziale di Casinalbo, al civico 35 di via Bassa Paolucci. Il quarantenne, originario di Bazzano, nel Bolognese, è stato trovato cadavere sul letto: pare fosse legato con delle corde. La circostanza fa pensare che potrebbe trattarsi anche di un omicidio o di una morte violenta. Tra le ipotesi, non si esclude nulla, nemmeno un ’gioco’ forse erotico finito male. Gli inquirenti lo avrebbero trovato ’bloccato’ da legacci che potrebbero averlo ucciso. Da capire se sia stato legato con la forza. Si ipotizza anche l’asfissia.

A fare la terribile scoperta, dopo le 14 di ieri, è stata la sorella di Alessandro, chiamata dai datori di lavoro del giovane. Infatti Gozzoli, che lavorava come consulente del lavoro da circa cinque anni in uno studio di via Giardini a Modena, non si era presentato ieri mattina in ufficio; inoltre non rispondeva al telefono. Circostanza molto strana dal momento che – a detta dei datori del lavoro – Alessandro era sempre preciso e puntuale. La sorella si è quindi precipitata a Casinalbo – dove il fratello si era trasferito da qualche mese – e grazie alla copia delle chiavi è entrata in casa. Insieme a lei anche i datori di lavoro. Terribile cio che si è appunto presentato ai loro occhi: il giovane giaceva esanime sul letto. Sul posto sono accorsi subito i sanitari del 118 con automedica e ambulanza ma per Alessandro non c’era più nulla da fare: pare fosse già morto da ore. Subito si è messa in moto la macchina investigativa: sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo investigativo di Modena insieme ai colleghi di Sassuolo.

Essendo stata trovata la vittima deceduta in circostanze sospette sul posto sono intervenuti anche i medici legali e la pm di turno. Sull’episodio gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo e sicuramente nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia sul corpo della vittima, al fine di stabilire le esatte cause della morte. Ieri sul luogo della tragedia sono accorsi in lacrime anche gli amici del giovane, sconvolti per una perdita tanto terribile quanto improvvisa. "Lo avevo sentito giovedì - affermano alcuni. Era tranquillo. Sereno come sempre e stava benissimo". Gli amici escludono categoricamente che Alessandro soffrisse di qualche patologia. Lo stesso datore di lavoro ha affermato di averlo sentito anche giovedì sera. Il giovane si era trasferito poco tempo fa a Casinalbo per essere più vicino al posto di lavoro ma sia Alessandro che la famiglia risultano originari di Bazzano.

"Un ragazzo splendido, davvero", affamerano altri amici che faticano a credere che la vittima sia stata trovata morta. "Ci vedevamo spesso prima del lockdown, poi ci eravamo persi di vita - spiega un altro - ma era un ragazzo bravissimo, davvero". I rilievi da parte della scientifica ieri sono andati avanti fino a tarda sera. Gli uomini dell’Arma hanno verificato anche la presenza di telecamere nella zona al fine - appunto - di non tralasciare nessuna pista. Il telefonino della vittima potrebbe rivelare se e quando il ragazzo aveva incontrato qualcuno a partire da giovedì sera. Tra le ipotesi quella che una seconda persona possa essersi data alla fuga dopo la morte dell’uomo.