Tumori, terapie all’avanguardia per guarire

Salus e il Resto del Carlino organizzano un convegno con Airc. Appuntamento mercoledì 20 novembre nella sede di Florim a Fiorano

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Appuntamento pubblico, dedicato ai progressi della ricerca sul cancro mercoledì 20 novembre, dalle ore 19, presso la Florim Gallery di Fiorano Modenese. L’iniziativa, organizzata da il Resto del Carlino e dal mensile Salus sarà l’occasione per ascoltare, dalla viva voce dei protagonisti, il racconto dei passi avanti che si stanno compiendo in questo campo e offrire ai lettori presenti la possibilità di interrogare gli specialisti sui quesiti di maggiore interesse scientifico. L’ingresso è gratuito, consentito fino a esaurimento posti, si consiglia di chiamare il numero 348 8801100 o scrivere a eventi@speweb.it per avere un posto assegnato.

L’incontro del 20 novembre ha adottato come tema conduttore una domanda che spesso viene rivolta ai clinici, si intitola infatti: “Le nuove frontiere della ricerca oncologica: guarire è possibile?“. Sono infatti sempre più frequenti i successi terapeutici nel campo dei tumori, abbiamo terapie chirurgiche e farmacologiche in grado di eliminare per sempre ogni traccia di cellule malate. Un nuovo filone della medicina si sta affermando in questi ultimi anni, e si rivolge anche a quanti ricevono una diagnosi tardiva. In questi casi, talvolta in presenza di metastasi o di recidive, la nuova frontiera è costituita da una nuova generazione di farmaci capaci di cronicizzare il processo neoplastico, in altre parole il tumore è troppo esteso per essere completamente eradicato, ma ugualmente è possibile mantenere una buona qualità di vita, senza dolore, arrestando la crescita della massa tumorale che in certi casi viene come congelata e tenuta ferma, quasi messa all’angolo. Argomenti cruciali e di grande attualità, come si può intuire. Ne discuteranno, a FIorano Modenese, in via Canaletto 24 presso la Florim Gallery, illustri ricercatori AIRC: Luca Malorni, dirigente medico presso l’ospedale di Prato “Santo Stefano” e Luigi Ricciardiello, professore associato di gastroenterologia all’Università di Bologna, i due saranno affiancati da Maria Teresa Ferrari, giornalista e autrice del libro “La cura sono io”.

«L’amore abita il cuore e il cuore non si ammala mai, l’energia vitale lo rende immune», ha scritto la Ferrari, che a 51 anni scopre un cancro al seno, viene operata ed è tuttora in cura. Un cammino che la porta a trovare dentro di sé risorse insospettate, e imparare le grandi e piccole cose quotidiane per stare meglio, riscoprendo femminilità e bellezza. Del resto è risaputo che l’amore per la vita è un viatico, influenza anche il sistema immunitario, ed è come linfa vitale. Tornando ai contenuti scientifici divulgativi del convegno, verranno affrontate varie tematiche relative alle nuove scoperte in oncologia.

Si parlerà dunque di farmaci, genetica, chirurgia ma non è tutto. Sappiamo infatti che una scrupolosa prevenzione è lo strumento primario per preservare un patrimonio fondamentale del nostro organismo quale appunto la condizione di benessere. Per questo sono fondamentali l’informazione, l’autodiagnosi ovvero la capacità di ascoltare il proprio corpo, l’adesione agli screening e l’aderenza terapeutica, un corretto e consapevole stile di vita. Verranno inoltre presentati i risultati degli studi più recenti in questi ambiti. L’incontro sarà introdotto dai saluti di Pier Giuseppe Torrani, Presidente Fondazione AIRC, che illustrerà il ruolo dell’Associazione per la ricerca sul cancro, e di Michele Brambilla, direttore del Resto del Carlino e di QN Quotidiano Nazionale.

Seguiranno gli interventi dei ricercatori e della narratrice, moderati da Alessandro Malpelo, giornalista medico scientifico. Malorni ha un interesse rivolto ai tumori della mammella cosiddetti ormonoresponsivi, cioè suscettibili di cure con terapie ormonali in associazione con molecole capaci di bloccare bersagli specifici, ed è impegnato a individuare nuovi marcatori in grado di coadiuvare l’oncologo nella scelta della terapia maggiormente efficace. Ricciardiello si è dedicato negli ultimi anni alla chemioprevenzione del cancro del colon facendo la spola tra Dallas e Bologna, anche al fine di individuare quali sostanze naturali assunte con la dieta hanno avuto un effetto protettivo in modelli di laboratorio.