Turismo dei tatuaggi, 100mila per ‘Alle’

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ALLE TATTOO, il recordman dei tatuaggi, sogna in grande. Abituato a stupire i suoi fan e non solo, Alessandro Bonacorsi, in arte Alle Tattoo, autentico influencer nel suo ambito specifico, si lancia in un grande progetto: la realizzazione dell’Art Museum. Ossia il Museo permanente del tatuaggio più grande al mondo. Una sfida ambiziosa e poliedrica che Alle Tattoo ha deciso di realizzare proprio nella sua Limidi, non distante dal suo attuale studio, in via Strada per Limidi, ricavato da un vecchio insediamento rurale da ristrutturare. «Vogliamo fare della nostra frazione un polo attrattivo a livello internazionale, una Silicon Valley in versione Limidi». In attesa dell’inaugurazione dell’Art Museum, nel maggio 2020, si stratificano e intensificano i lavori. La struttura è articolata in tre stabili: il primo adibito ad eventi, con piscina e un parco di 2000 metri quadrati; un secondo come residenza, un bed&breakfast per l’ospitalità, con stanze a tema tattoo, mentre il terzo ospiterà «un laboratorio per tatuare, uno degli studi più grandi di Europa, in cui lavoreranno una decina di professionisti provenienti da tutto il mondo».

Al primo piano del terzo stabile verrà realizzato l’Art Museum, in cui «verrà esposta la storia del tatuaggio – spiega Alle Tattoo – dalla mummia di Ötzi, considerato il primo essere umano tatuato di cui si abbia conoscenza, fino ai giorno nostri».

Ma oltre alla storia, il Museo del tatuaggio più grande del mondo è stato progettato per ospitare presentazioni e workshop: inoltre saranno esposti migliaia di articoli legati al tatuaggio od oggetti appartenuti a personaggi famosi che si sono fatti tatuare da Alle Tattoo, «e che ci hanno lasciato a ricordo». Ma ci saranno anche oggetti personali di Alessandro: i 14 Guinness World Record conquistati, la collana che gli è stata donata dal Dalai Lama, il calendario dove ha posato per il fotografo Oliviero Toscani.

«Sono veramente tanti i personaggi, anche di rilevo internazionale, che stanno abbracciando il progetto definendolo unico, innovativo e di forte impatto culturale. Il tatuaggio è arte: noi siamo artigiani di vecchia maniera, lavoriamo con le mani». Seguendo la sua indole generosa, che ha dimostrato più volte in occasione del sisma del 2012, Alle Tattoo vuole creare un luogo di cultura e di lavoro, «dove le persone possano scoprire e assecondare le loro passioni, dalla musica all’incisione sul legno».

E NEL SUO INTENTO c’è anche quello di valorizzare e promuovere il nostro territorio, e fare da volano per incrementare l’indotto e il turismo enogastronomico della nostra zona, «offrendo ai centomila visitatori annui previsti l’opportunità di conoscere le eccellenze enogastronomiche e anche le bellezze della nostra terra». «Arrivano da noi persone da tutto il mondo. Gli albergatori e i ristoratori sono contenti perché il turismo sta producendo i suoi frutti. Proprio nei giorni scorsi ho personalmente accompagnato tre visitatori svizzeri a conoscere caseifici, acetifici e produttori di vino. Hanno apprezzato e acquistato i prodotti tipici. Vari sponsor mi avevano proposto un sostegno per realizzare questo Museo del tatuaggio a Milano o Roma, ma io ho deciso di restare nel mio territorio, valorizzarlo e dare da lavorare a tante persone. Come Tavullia, vicino a Pesaro, è da tutti conosciuta come il paese di Valentino Rossi, vorrei che Limidi diventasse ‘quello di Alle Tattoo’».