"Tuteliamo la montagna e investiamo sul turismo"

Il grido di allarme di Giacobazzi, Platis e Venturelli: "Occorrono interventi sul piano locale per sopperire alle mancanze del governo centrale"

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Un grido d’allarme è partito dall’Appennino all’indirizzo di Barbara Lori, neo assessore alla Montagna della Regione Emilia Romagna. Lo hanno lanciato Piergiulio Giacobazzi, coordinatore provinciale di Fi, Antonio Platis, consigliere provinciale e Mariachiara Venturelli, capogruppo in Consiglio comunale a Serramazzoni della lista "Insieme per Serramazzoni".

"Gli effetti dell’emergenza Covid-19 sull’economia – dicono – sono disastrosi e non ancora pienamente visibili. In montagna, purtroppo, ancora di più".

Affermano che le imprese in Appennino non sono tantissime e il settore turistico con il suo indotto rappresentano la spina dorsale dell’economia della montagna appenninica.

"Serve un’ azione coraggiosa e sollecita – precisano –, che dia ossigeno e metta in protezione le attività commerciali e produttive della montagna; occorre tutelare questa fascia economico-produttiva che crea lavoro e servizi alla comunità, oltre che rappresentare un presidio territoriale. Questa rischia di essere la mazzata finale che decreterà l’abbandono nelle nostre montagne. Se il Governo centrale ha dimostrato tutti i suoi limiti, perdendo l’occasione storica di una finanziaria coraggiosa e che rilanci veramente l’economia reale, ci aspettiamo che almeno localmente si prenda in considerazione un pacchetto specifico per tutelare l’Appennino".

Sostengono che la "ricetta della giunta Bonaccini di dare contributi, da 10 a 30mila euro, per comprare case in montagna, non può funzionare se manca il lavoro".

Il riferimento è al bando da dieci milioni di euro a fondo perduto, approvato di recente dalla Giunta regionale, destinati a giovani coppie, famiglie, singoli under 40 per acquistare o ristrutturare immobili nelle aree montane, le cui domande possono essere presentate dal 15 settembre al 15 ottobre prossimi. Giacobazzi, Platis e Mariachiara Venturelli annunciano che nei prossimi giorni presenteranno in Provincia e nei Comuni del Frignano e dell’intera montagna un pacchetto di proposte "per cercare di arginare il più possibile questa dilagante crisi economica".

"Servono misure eccezionali a fondo perduto – aggiungono – per garantire gli investimenti obbligatori per la messa in sicurezza delle attività commerciali e dei laboratori degli artigiani. Serve una vera tregua fiscale, anche per i tributi locali, supportata dalla Regione per azzerare la Tari, l’imposta di pubblicità e l’occupazione suolo pubblico. Urgono procedure semplificate e una pubblica amministrazione amica che supporti la riorganizzazione delle attività: formazione, rinegoziazioni mutui, sportelli turistici, campagne promozionali. Questi sono solo alcuni dei servizi che chiederemo di attivare per permettere di supportare una vera ripartenza".

w. b.