«Tutta la mia solidarietà al presidente della Garc»

Il messaggio di monsignor Castellucci a Claudio Saraceni «Sospendere l’attività è stato un gesto sofferto ma di grande responsabilità nei confronti dei dipendenti»

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«Esprimo a Lei, a tutti i Suoi dipendenti e collaboratori, ed a tutti i familiari, comunque coinvolti in questa vicenda, la mia più viva solidarietà e vicinanza. Per affrontare l’emergenza sanitaria e per tranquillizzare il più possibile i dipendenti dell’azienda, Lei ha deciso di sospendere le attività: è stato un gesto, immagino sofferto, di grande senso di responsabilità e sensibilità che ha messo al primo posto il bene comune, la salute dei suoi collaboratori e della comunità. Auspico che una volta superata l’emergenza, come richiesto da più parti, le Autorità pubbliche si attivino nella valutazione dei danni economici e provvedano a tutte quelle iniziative di sostegno alle aziende e ai settori produttivi e commerciali che più hanno risentito delle conseguenze di questa epidemia. In primo luogo la Sua azienda, che è stata così direttamente penalizzata». Questa una parte del messaggio che monsignor Castellucci, arcivescovo di Modena e amministratore apostolico della diocesi di Carpi, ha indirizzato a Claudio Saraceni, presidente Garc, che sta passando un momento molto difficile, sia dal punto di vista personale, sia per quello che riguarda la propria azienda, che in questi giorni è rimasta chiusa. Nei giorni scorsi anche monsignor Francesco Cavina, Vescovo emerito, ha mandato un messaggio al presidente Garc e ai suoi dipendenti per esprimere la sua solidarietà e vicinanza. Saraceni ha molto apprezzato questa iniziativa, che, oltre a incoraggiarlo, lo ha fatto sentire meno solo di fronte alla difficile situazione che deve affrontare ogni giorno.

«Sono onorato, lusingato e rincuorato da questi messaggi di vicinanza – commenta Claudio Saraceni -. Il vescovo Castellucci, il Vescovo emerito Cavina e anche il vicario generale della Diocesi, monsignor Gildo Manicardi, hanno espresso solidarietà». «Appena le condizioni lo consentiranno – prosegue la lettera di monsignor Castellucci – spero di poter incontrare Lei e i Suo dipendenti, per espimerVi la mia ammirazione per l’esemplare condotta, il mio sostegno e incoraggiamento per ripartire e superare questo momento difficile con l’aiuto di Dio, con le Vostre capacità e competenze e con la collaborazione delle Istituzioni».