Tutti a caccia degli sconti "Compriamo sempre meno e cerchiamo le occasioni Fare la spesa è un lusso"

Le famiglie: "Leggiamo attentamente i volantini e compriamo al ribasso". Nonostante questo "dobbiamo privarci di quello che costa di più. tentando di non rinunciare alla qualità a cui siamo da sempre abituati".

Tutti a caccia degli sconti  "Compriamo sempre meno  e cerchiamo le occasioni  Fare la spesa è un lusso"

Tutti a caccia degli sconti "Compriamo sempre meno e cerchiamo le occasioni Fare la spesa è un lusso"

Serpeggia il malumore fuori dai supermercati modenesi: il costo sempre più oneroso del carrello della spesa ha costretto tanti cittadini a rivedere le proprie abitudini di acquisto per risparmiare. Infatti, se nelle ultime settimane vi sono state previsioni rassicuranti in merito al calo dell’inflazione e Arera ha auspicato un ribasso del 55,3% delle spese relative all’energia elettrica per il secondo trimestre 2023, a Modena – che nel novembre scorso figurava come la sesta città più costosa d’Italia – fare la spesa rimane ancora un’attività molto dispendiosa. Il report "Lo stato del largo consumo in Italia" redatto da NielsenIQ mostra che nelle regioni del Nord-Est gli incrementi della spesa relativi al 2022 si attestano intorno al 7,4%, comportando vari cambiamenti nelle abitudini dei consumatori: si mantiene costante l’acquisto di alcuni alimenti di base come pasta, latte fresco e mele, ma si cerca di spendere meno acquistando alternative più economiche. Un esempio di questo fenomeno è rappresentato dal crollo degli acquisti del prosciutto crudo Dop (– 11,4%) a fronte della crescita di quelli del cotto (+3%) e della mortadella (+11%).

Varie le tattiche di risparmio messe in pratica dai modenesi. "Il costo di tutti i prodotti – afferma Carla Morselli, mamma e casalinga – è aumentato. Cerco di risparmiare sulle vacanze, non sulla qualità di ciò che acquisto. Faccio la spesa due o tre volte a settimana e prima di entrare nel supermercato sfoglio il dépliant con gli sconti per ottimizzare gli acquisti". C’è chi invece, come Maria Piras, ricorre ad altre strategie: "Almeno per quanto riguarda frutta e verdura, non la compro più al supermercato, ma approfitto di quei servizi di consegna a domicilio, che mi consentono, con costi limitati, di accedere a prodotti di ottima qualità; inoltre, guardo le offerte con attenzione e faccio la spesa meno spesso di prima".

Secondo Domenica Petrovai, invece, "attualmente non è possibile risparmiare. Si spende di più su tutto, nonostante gli sconti. Bisogna fare la spesa meno spesso di prima, cercando di tagliare il più possibile, specialmente sui prodotti non necessari".

Tra i tanti, c’è anche chi è indispettito, come Filomena Bosco: "Sono pensionata e ogni settimana faccio la spesa di giovedì. Tutte le volte ci sono prodotti che aumentano: è scandaloso che le spese finiscano sempre per ricadere soltanto sui consumatori. Un prodotto rincarato nello scontrino di oggi? Le cipolle. Osservo regolarmente i prezzi di tutti i prodotti, ma attualmente risparmiare è pressoché impossibile".

"Risparmio facendo affidamento agli omaggi e ai prodotti scontati – afferma Daniela Drago, impiegata e madre – ma sembra ci sia comunque un aumento sconsiderato rispetto a quanto pagavo prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Cerco spesso altri canali d’acquisto, attraverso spese diversificate e mirate che mi consentano di risparmiare sui singoli prodotti".

Ci sono anche consumatori che razionalizzano la spesa in maniera differente. È il caso di Maria Antonietta Moretto: "Non ho cambiato molto le mie abitudini: acquisto meno cose e se devo risparmiare, cerco di privilegiare la qualità alla quantità. Un prodotto che consumo meno di prima? La carne".

"Per quanto riguarda maggior parte degli acquisti – dichiara Enrico Bertoni, imprenditore e libero professionista – mi rivolgo all’online, mentre nei supermercati continuo a comprare prodotti per la casa e generi alimentari. Ho modificato le mie abitudini nell’ottica della sostenibilità: faccio acquisti più spesso, ma prendo meno cose per ridurre al minimo gli sprechi".

Jacopo Gozzi