"La parola ‘Mriya’ in ucraino significa ‘sogno’ e un pezzo di quel sogno si è avverato lo scorso 24 febbraio, quando il comune di Carpi ha stretto un gemellaggio con quello di Boyarka, in Ucraina. Nel corso dei mesi questo progetto di fratellanza ha assunto contorni sempre più definiti e adesso più che mai siamo tutti chiamati a rendere concreto questo legame con i nostri ‘fratelli’ lontani". Martino Marchi, presidente dell’associazione carpigiana ‘Mriya’ (ideata da giovani della comunità ucraina di Carpi per sostenere i loro connazionali), parla con il cuore in mano, ricordando quanto accaduto tra il 30 e 31 agosto scorsi, quando il comune ‘adottato’ di Boyarka (a 15 chilometri da Kiev) è stato vittima di un brutale attacco da parte delle forze russe, bombardato dai missili, che hanno causato feriti e distruzioni. Sostenuta dall’amministrazione comunale, l’associazione ‘Mriya’ ha lanciato una raccolta fondi in sostegno del paese colpito.
"Come ha affermato il nostro sindaco Bellelli – prosegue Martino – da Boyarca è giunto insieme alle immagini un grido di aiuto che non può lasciarci indifferenti. Per questo abbiamo avviato una raccolta fondi da lunedì e già sono arrivati i primi aiuti economici. Due delle consigliere comunali di Boyarca, Alina e Olena, con le quale abbiamo un continuo scambio di informazioni, hanno scritto al sindaco Bellelli una lettera, a seguito dell’attacco missilistico che hanno subito. Il ‘gemellaggio’ significa anche questo: amicizia e, nei momenti di difficoltà, chiedere aiuto". "Per ora non ci siamo dati un limite temporale – spiega il presidente di ‘Mriya’ -. Aspettiamo di sentire nei prossimi giorni le due consigliere ucraine per capire quali sono le loro urgenze e priorità e in quali tempi. Poi provvederemo a mandare i soldi raccolti o ciò di cui hanno bisogno. Siamo fiduciosi: a livello di territorio carpigiano Boyarca non è un’entità sconosciuta, inquanto siamo legati da un gemellaggio che in questi mesi si è concretizzato in più eventi. Ad esempio, a luglio dieci bambini e ragazzi ipovedenti provenienti da Boyarka, sono stati ospitati a Carpi presso la rete delle cooperative Nazareno e di recente, noi come ‘Mriya’ abbiamo mandato alla scuola frequentata da questi ragazzi (da loro è iniziata il 1 settembre) dei soldi per l’acquisto del materiale scolastico. Essere ‘fratelli’ è anche questo e noi stiamo facendo di tutto per dimostrare la nostra solidarietà e il nostro sostegno".
Maria Silvia Cabri