Tutti in fila all’Albinelli. "Massima sicurezza"

Decine di clienti ieri mattina alla riapertura del mercato. "Finalmente, ci era mancato. E’ un servizio fondamentale per il quartiere"

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di Vincenzo Malara

La fila è iniziata già dal primo mattino. Tutti ordinati, uno dietro l’altro, col rigoroso metro di distanza e le mascherine sul viso. Certo, magari c’è chi si distrae avvicinandosi troppo a chi lo precede, ma c’è subito qualcuno che lo richiama all’ordine. Il Mercato Albinelli ha riaperto i battenti dopo due settimane di stop e le regole (stringenti) per accendere alla struttura paiono venire rispettate rigorosamente dal pubblico. Il dibattito è rimasto caldo anche nelle ultime ore, con una parte di contrari che teme per il pericolo assembramenti dentro e fuori e il rischio che l’andare al mercato diventi una scusa per farsi due passi in centro.

L’impressione, però, è che la stragrande maggioranza di clientela sia quella abituale, perlopiù residenti del cuore cittadino. All’interno, poi, il pericolo che si crei folla davanti a un banco è pressoché nullo, visto che gli ingressi sono limitati a una quindicina di persone per volta. All’entrata - l’unica fruibile è quella in via Albinelli - un addetto alla sicurezza fa passare a scaglioni e fornisce di guanti e mascherine chi ne è sprovvisto (l’uso, anche per gli operatori, è obbligatorio), mentre sono due gli agenti della Municipale che monitorano sia l’afflusso dell’utenza che i comportamenti all’interno. "Se ne sentiva la mancanza, soprattutto per chi abita in zona che era costretto ad andare al supermercato in auto", confida una signora in coda con tanto di carrellino al seguito. "Non vedo il motivo di fare polemica. L’Albinelli è come un iper e si applicano le stesse regole con le entrate contingentate”, fa eco un altro cliente abituale che aspetta il suo turno". Proseguono intanto anche le consegne a domicilio, con la maggior parte degli operatori che una volta chiuso il banco al pubblico si dedica a preparare i pacchetti da portare a casa dei clienti al pomeriggio.

"Due settimane fa - spiega l’addetta alle relazioni esterne della struttura, Paola Ferrari - il mercato è stato sospeso su impulso delle disposizioni della Regione e dalla sera alla mattina è stata messa in moto una delle più grandi operazioni mai fatte all’Albinelli attivando la consegna a domicilio. I soli rider non potevano farcela da soli, così è stato siglato un accordo con i taxi Cotamo che ha impegnato in prima linea tutti gli operatori per coprire la zona di Modena. Col passare dei giorni, però, è diventato sempre più pressante il problema della chiusura per il clienti abituali del centro storico, in quanto la copertura a domicilio non era certo paragonabile al recarsi personalmente sul posto a fare la spesa. Si è così chiesto all’amministrazione regionale la possibilità di riaprire, come già concesso recentemente al Mercato delle Erbe a Bologna".

In realtà - prosegue Ferrari - "l’Albinelli non doveva neppure essere chiuso in quanto equiparabile in tutto e per tutto a un supermercato. Qualche commerciante non ha voluto riaprire? Vero ed è giusto che ognuno faccia come vuole, ma l’80 per cento è comunque tornato attivo". Sul fronte sicurezza - aggiunge l’addetta alle relazioni esterne - "il livello è massimo, ben oltre i requisiti previsti. Operatori e clienti devono indossare obbligatoriamente guanti e mascherine e all’interno le presenze sono ridotte al minimo, a differenza dei supermercati dove gli ingressi sono molti di più. L’Albinelli è un servizio fondamentale per il centro storico ed era giusto permetterne la riapertura".