Uccisa nel 2009 a colpi di pietra

1 L’omicidio

L’11 febbraio del 2009 Marco Manzini, oggi 48enne, uccise la moglie Giulia Galiotto colpendola con una pietra alla testa. Poi inscenò il suo suicidio.

2 Il processo

Nel 2013 il tecnico di San Michele dei Mucchietti venne condannato – dopo il rito abbreviato – dalla Cassazione a 19 anni e 4 mesi di reclusione. Il fine pena definitivo, fissato al 2028 è stato anticipato al 2025 per buona condotta.

3 La sorpresa

I genitori della vittima hanno scoperto nei giorni scorsi, attraverso una lettera dei legali di Manzini, che l’uomo oggi è in stato di semilibertà, in prova presso i servizi sociali. Nella lettera i legali dicono che ora Manzini è disposto a versare nei limiti delle sue disponibilità economiche 600 euro all’anno, cioè 50 al mese, "in ottica di avvicinarsi a un’ipotesi di mediazione penale". Secco il rifiuto della famiglia Galiotto.