"Uccisa per un rifiuto come una criminale"

"Mia sorella è stata uccisa come una criminale, per avere rifiutato qualcuno, al quale probabilmente la situazione è sfuggita di mano. Chi le ha tolto la vita avrebbe potuto almeno non infierire così su di lei, lasciarla integra nella sua bellezza e consentire così a noi che tanto l’amiamo, di poterla vedere e salutare per l’ultima volta". Non trattiene le lacrime Marco Marzoli, il fratello maggiore di Alice Neri, trovata carbonizzata venerdì nelle campagne di Concordia. La famiglia della 32enne, compatta, assolve il marito Nicholas Negrini e chiede solo la verità sulla morte di Alice. "Il pensiero che mia sorella nelle sue ultime terribili ore mi abbia cercato, per invocare un estremo aiuto, io che per lei ero il supereroe che risolveva ogni problema, mi fa stare malissimo", prosegue il fratello Marco. "Ad oggi l’unica persona che conosce tutta la verità è mia figlia – rimarca la mamma Patrizia Montorsi –. Come è possibile che qualcuno sia stato così cattivo da uccidere la mia bambina e ridurla in quel modo? Quelle che possiamo fare sono solo congetture, come quella di qualcuno che voleva qualcosa da lei e mia figlia, solare ma anche combattiva, ha rifiutato e lottato per difendersi".

m. s. c.