Ragazzo ucciso a coltellate a Modena, il sindaco: "Ci sono troppi immigrati, così sicurezza a rischio"

Lo sfogo di Gian Carlo Muzzarelli dopo l’omicidio di un 16enne straniero "Non riusciamo a controllare i minori non accompagnati: governo aiutaci"

Ragazzo ucciso a coltellate a Modena, lo sfogo del sindaco Muzzarelli: "Ci sono troppi immigrati,  così sicurezza a rischio"

Ragazzo ucciso a coltellate a Modena, lo sfogo del sindaco Muzzarelli: "Ci sono troppi immigrati, così sicurezza a rischio"

Modena, 2 aprile 2023 – "Era arrivato a Modena dopo un viaggio della speranza, rischiando la vita, determinato a imparare l’italiano e a trovare un lavoro per aiutare i genitori poveri, in Pakistan". E’ la testimonianza di una educatrice a restituirci qualcosa del 16enne ucciso a coltellate venerdì pomeroggio al parco Novi Sad di Modena, l’ex ippodromo alle porte del centro oggi meta di spacciatori e balordi (il video choc). Il ragazzino era uno dei tantissimi (232 dicono i dati) minori stranieri non accompagnati in carico ai servizi sociali di Modena dove i posti disponibili per l’accoglienza sono 70. Si tratta di giovani - per lo più tunisini, albanesi e pakistani - che arrivano in Italia con mezzi di fortuna e poi si autodenunciano alla polizia dicendo di essere soli e minorenni.

Ciò garantisce loro il trasferimento in una comunità e, a Modena, anche un percorso formativo. Il sedicenne è morto accoltellato durante una rissa tra pakistani che imbracciavano bastoni ed evidentemente coltelli: una ventina di ragazzi si sono azzuffati al centro del parco e il bilancio è stato tragico: un morto e due feriti. I carabinieri sono sulle tracce degli aggressori: esiste un video che riprende gran parte della scena mentre si apprende che la lite sarebbe iniziata tempo fa, addirittura in Pakistan. Un regolamento di conti, quindi, nel ring del Novi Sad, forse per un vecchio sgarro. Alcune delle persone coinvolte, tutte originarie del Pakistan, stando agli ultimi accertamenti, avrebbero avuto dei motivi di scontro già nel paese d’origine, che sarebbero appunto deflagrati una volta che gli stessi si sono incontrati nuovamente a Modena.

"Il mio cuore è ferito come padre e come sindaco. Non si può morire a 16 anni per una lite tra coetanei", ha detto ieri il primo cittadino di Modena, Gian Carlo Muzzarelli lanciando l’ennesimo allarme al Governo circa la gestione dei minori stranieri non accompagnati: "Il trend di arrivi di immigrati, tra cui stranieri minorenni soli, è in aumento e non è possibile dare risposta alle richieste di sistemazione che la Prefettura avanza alle amministrazioni comunali – ha scritto in una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – Vi esprimo con franchezza la mia grande preoccupazione in merito alla tenuta della sicurezza urbana e della coesione sociale di fronte a scelte non sostenibili per una città di medie dimensioni come Modena. Non sono accettabili sottovalutazioni o scaricabarili politici tra istituzioni. Chiediamo che il Governo sia promotore e garante di un vero sistema orizzontale di solidarietà e corresponsabilità da parte degli altri territori e delle città italiane". All’appello si uniscono i parlamentari modenesi del Pd. Intanto il prefetto di Modena, che ha riunito d’urgenza il tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha disposto rinforzi di polizia al Novi Sad.