"Ucraina, medici mobilitati Assistenza e cure a rischio"

Nicolino D’Autilia, vice presidente dell’Ordine dei medici europeo .Aperto un conto corrente per reperire e consegnare farmaci e attrezzature"

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di Valentina Reggiani

"In un momento così delicato e grave come quello della guerra i medici mostrano di essere all’altezza della situazione e di operare con grande professionalità". Nelle giornate in cui si celebra il no alla violenza contro gli operatori sanitari che, soprattutto durante la pandemia, hanno subito minacce e aggressioni molto gravi, Nicolino D’Autilia, già presidente dell’Ordine dei medici di Modena e ora vice presidente dell’Ordine dei medici europeo, sottolinea come i sanitari appunto abbiano risposto all’appello delle organizzazioni umanitarie e dei colleghi ucraini mettendo a disposizione da un lato "un fondo per reperire risorse per i medici e gli infermieri ucraini" e, dall’altro, "individuato come referente di questi fondi l’associazione medica ucraina".

"Al fine di portare fondi alle catene di approvvigionamento medico, l’associazione medica mondiale ha creato un conto corrente che serve proprio a questo – sottolinea D’Autilia – uno sforzo messo in atto dal Forum Europeo delle Associazioni Mediche (Efma) insieme a Comitato permanente dei medici europei (Cpme) e World Medical Association (Wma) (che tiene il conto delle donazioni). Infatti, alla luce delle difficoltà di ottenere le medicine e le attrezzature mediche necessarie in Ucraina, lo scopo principale è quello di far entrare in Ucraina appunto farmaci, prodotti medici, diete speciali e altri strumenti per mantenere l’assistenza sanitaria. Una ‘rete’ assolutamente positiva quella che vede al centro la World Medical Association: teniamo presente infatti che sono già stati raccolti fondi dal Giappone per 700mila euro. Ora c’è la sollecitazione della federazione nazionale italiana affinché partecipi alla gara di solidarietà. La professione del medico – sottolinea D’Autilia – va avanti indipendentemente da tutto e i colleghi russi hanno avuto grande coraggio. Infatti hanno scritto una lettera, che ha fatto il giro del mondo in cui affermano di condannare fermamente le azioni militari condotte dalle forze armate russe sul territorio dell’Ucraina". Nella lettera i professionisti russi insieme agli infermieri spiegano come la loro missione sia quella di salvare vite umane.

"E ora – scrivono – in questo momento difficile per entrambi i paesi, chiediamo l’immediata cessazione delle ostilità e la risoluzione di tutte le questioni politiche esclusivamente con mezzi pacifici. Oggi il nostro aiuto non basta. La guerra richiederà molte vite e paralizzerà così tanti destini che non avremo il tempo di aiutare nonostante tutti gli sforzi possibili".

"La lettera dei sanitari russi – conclude D’Autilia – ha fatto il giro del mondo: in un regime come quello russo la presa di posizione di tanti sanitari ha un significato reale poiché rappresenta un atto di coraggio importante. Il nostro presidente nazionale Filippo Anelli ha sposato in pieno questa lettera di sostegno ai colleghi russi, che peraltro fanno parte della world Medical association. Sono stato ospite a Mosca negli anni e questi medici hanno dimostrato che c’è una coscienza indipendente da quello che decidono i politici. La lettera fa da controaltare alla giornata di oggi (ieri) per contrastare il fenomeno crescente della violenza contro i medici".