"Ugo portò Raffaele sulla cattiva strada"

La compagnia di amici nel parco, un gelato, quattro chiacchiere. Ugo di Puorto e Raffaele Mormone trascorrevano così le serate a Castelfranco, vicino alla casa di Raffaele che risiede con la famiglia a Sant’Anna di San Cesario. Da San Prospero Ugo attraversava tutta la provincia per venire a trovare l’amico inseparabile, frequentavano una compagnia di ragazzi nel parco Cà Ranuzza, di fronte all’omonima gelateria punto di ritrovo nella città.

"Erano al parco quasi tutte le sere, il sabato c’erano sempre – racconta un amico – mangiavamo un gelato, non hanno mai parlato delle discoteche e di quello che facevano". Ugo arrivava in auto, "gli dicevamo di andare piano e non sgommare perchè qui intorno girano i bambini ma non ha mai creato problemi a nessuno – dicono i titolari della gelateria – non avremmo mai immaginato che potessero fare quello che abbiamo letto sui giornali".

E invece i ragazzi del parco di Cà Ranuzza si sono improvvisamente resi conto che a trascorrere le serate con loro tra un gelato e l’altro c’erano i componenti della ‘banda dello spray’, ribattezzati così dalle cronache perchè spruzzavano spray al peperoncino nelle discoteche affollate allo scopo di creare il panico e rubare portafogli, cellulari e collanine. La notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 Ugo e Raffaele hanno mancato l’appuntamento al parco di Castelfranco perchè erano nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo assieme ad altri quattro ragazzi residenti tra Bomporto, San Prospero e Castelnuovo.

Chi li conosce bene dice che Raffaele si è fatto trascinare in tutta questa storia da Ugo: "Raffaele si è fatto portare su una cattiva strada, qualche anno fa non era così".

Ugo esercitava un certo carisma sull’amico di San Cesario, lo vedevano tutti, e aveva un atteggiamento da ‘capo branco’ nel gruppo. "Quando ho saputo cosa avevano fatto mi sono stupito che in mezzo ci fosse Raffaele - aggiunge un altro ragazzo - non sapevamo nulla ma forse i loro amici più stretti sapevano delle discoteche". La famiglia Mormone è chiusa nel silenzio nella loro abitazione a San Cesario, "è meglio se parla con il nostro avvocato" risponde gentilmente il padre di Raffaele che preferisce non rilasciare dichiarazioni dopo la sentenza. Il figlio è appena stato condannato a 12 anni e 3 mesi di carcere, la stessa condanna che il giudice ha inflitto all’amico Ugo (12 anni e 4 mesi), ancora una volta uniti e inseparabili.

Silvia Saracino