Umori opposti dopo Italia-Serbia: "Non mi aspettavo questi tre a zero"

Coach Velasco gongola in attesa della semifinale. Amaro Guidetti: "Mi assumo tutte le responsabilità"

Umori opposti dopo Italia-Serbia: "Non mi aspettavo questi tre a zero"

Guidetti e Velasco si abbraccino dopo. Italia-Serbia

Italia-Serbia di martedì sera è stata anche una sorta di derby modenese tra Julio Velasco e Giovanni Guidetti, due allenatori cresciuti a Modena, con qualche anno di differenza (72 Velasco, nato nel 1972 Guidetti) e soprattutto una grande differenza di risultato nel quarto di finale che ha promosso le azzurre alla zona medaglie e ha rimandato a casa una Serbia irriconoscibile. Una differenza anche nell’umore dell’intervista, un Velasco raggiante ma pompiere, un Guidetti abbattuto.

Julio Velasco. Così il ct azzurro: "Ogni partita ha la sua storia. Non mi aspettavo né un 3-0 con la Turchia né un 3-0 ai quarti con la Serbia, però sono arrivati. Non aspettiamoci che la semifinale, di nuovo con la Turchia, sia semplice: dobbiamo essere pronti a tutto, se inconsciamente pensiamo che abbiamo perso solo un set o abbiamo sofferto poco finisce male, alla prima difficoltà". Un primo set decisivo? "All’inizio eravamo molto tese, nel primo time out ho semplicemente detto alle ragazze che era normale essere tese in un match così importante. L’Italia ha una squadra per aspirare a prendere una medaglia, avremo due occasioni per farlo, spero di centrarlo alla prima. La Turchia però giocherà molto meglio rispetto a quando l’abbiamo affrontata nel girone".

Giovanni Guidetti. Di umore opposto Giovanni Guidetti, che addirittura fa intendere di essere pronto al passo indietro rispetto alla guida tecnica della Serbia: "Ho capito da questa esperienza che non sono bravo a guidare le macchine di altri, devo guidare una macchina mia, che mi sono costruito io. Perché così mi ritrovo a guidare con un sacco di pulsanti che non mi piacciono". Guidetti parla poi della partita e anche del percorso di preparazione non condiviso, in cui la Vnl è stata giocata dalle riserve: "Potevamo giocare molto meglio, non ho trovato la quadra giusta. I tornei e le amichevoli che abbiamo fatto evidentemente non ci hanno fatto vivere la realtà, la realtà olimpica è stata diversa. Mi prendo la responsabilità per una brutta Olimpiade. Mi dispiace molto perché queste ragazze hanno dato tantissimo e per molte di loro questa è stata l’ultima partita in Nazionale, vanno ricordate per le vittorie, non per questa sconfitta". Infine due parole sulle avversarie: "L’Italia nel primo set ha fatto veramente poco, potevamo usare questa loro emozione e approfittarne, invece abbiamo iniziato a regalare come purtroppo facciamo spesso. La differenza è stata dei troppi errori nostri. Le azzurre sono complete, difendono, toccano, fanno tutto benissimo. Per noi forse l’avversario peggiore". Il pronostico di Italia-Turchia? "Se fermano Vargas il match è facile, se non la fermano diventerà una battaglia".

Alessandro Trebbi