Un brand di moda con gli scarti industriali

MantovaniBenne al fianco di Manitese per un progetto di ’sartoria sociale’. Ha finanziato le attrezzature per cucire, nel 2020 la prima sfilata

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«Tutto è partito nel 2017 – racconta Roberta Mantovani, presidente di MantovanniBenne, azienda metalmeccanica di Mirandola – quando con vecchie attrezzature aziendali dismesse e su consiglio dell’artista Adolfo Lugli i nostri collaboratori hanno realizzato due sculture esposte al Festival della Filosofia. Nel 2018, a Venezia, abbiamo replicato con l’esposizione dei ‘Pantografiti’. Da lì – continua – è nata l’idea del progetto di ‘sartoria sociale’, la creatività al servizio di Manitese». Stoffe e vestiti vintage, stipati nel reparto abbigliamento del colorato capannone di Manitese, che con le taglia cuci e i macchinari da sartoria finanziati da MantovaniBenne potranno diventare un ‘brand’. E’ stato presentato ieri, nella bella cornice di ‘Manitese’, in via Camposanto 7A, il movimento popolare globale di fratellanza nato nel ’64, a Finale nel ’96, il progetto di sartoria sociale ‘ManiGolDe’, espressione di una economia circolare, inclusiva e di integrazione e che ha come sostenitrice l’azienda Mantovanibenne. Oltre alla presidente Mantovani erano presenti l’assessore regionale Palma Costi, Simone Gradellini di area ‘capitale umano’ di Confindustria, che ha portato i saluti del presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, e le tante volontarie di ManiGolde, rappresentate da Elisa e Lucrezia. «Abbiamo accolto con particolare entusiasmo l’idea di Roberta – dichiarano – di utilizzare i materiali usati e di scarto per produrre capi di abbigliamento ‘nuovi’ con lo scopo di promuovere azioni di inclusione socio-lavorativa per persone con disabilità e fragilità». Di ‘contagio’ dell’economia circolare parla Roberta Mantovani. «Desidero trasferire questo contagio ad altre aziende – ha detto rivolta anche a Gradellini di Confindustria – perché tutto ciò che va al macero può invece diventare patrimonio di tutti. Qui a terra – indica – c’è la pedana in gomma della nostra azienda. Con l’aiuto di ManiGolDe ne faremo dei simpatici grembiuli da regalare ai nostri clienti al posto dei soliti gadget. Ciascuna azienda – ha sottolineato mostrando la collana indossata composta di scarti meccanici aziendali – ha un patrimonio da dare e mi auguro che altri aiuti possano aggiungersi al nostro. In questo gruppo di volontarie ho visto talmente entusiasmo e concretezza e il desiderio di fare qualcosa di bello e di utile per gli altri che ho subito pensato a come poterle aiutare».

ManiGolDe, dal canto suo, si è presentata con una emblematica frase ripresa da Massimo Bisotti che dice ‘Dedicato a chi con gli stracci dei suoi sbagli ci fa un vestito nuovo e ricomincia’. Lunedì, intanto, saranno acquistate le macchine da sartoria e poi via al lavoro con le 8 volontarie sarte di ManiGolDe grazie a Mantovanibenne.

La prima collezione? «A marzo 2020 ci sarà la sfilata a Mantovanibenne».

v.bru.