Un concorso per riscoprire la tipica Colomba di Natale

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Si sta cercando di rilanciare la Colomba di Natale di Zocca, quella che un tempo le massaie preparavano in casa, composta da tre strati di pasta sovrapposti, intramezzati da marmellate, uva appassita, il sapore (savòr) e poco altro. Una tradizione ancora presente nel territorio.

Un tempo, il giorno di Natale, sulle tavole degli zocchesi non poteva mancare questo tipo di Colomba e si usava anche offrirla come regalo.

Considerata dolce povero, nasce nelle case dove ci si poteva permettere un po’ di marmellata spesso di prugne selvatiche e di mele cotogne, e l’uva era quella staccata dal bersò sulla porta di casa, fatta appassire, appesa a una spranga, con il calore del camino. Chi poteva permetterselo metteva anche il ‘savòr’, la conserva dolce tipica della tradizione contadina.

Riscoprire la Colomba, significa ritornare alle radici e valorizzare il territorio. Ebbene, la Società Dante Alighieri, Comitato di Modena, in occasione della recente VII settimana della cucina italiana nel mondo, ha lanciato un concorso sulla Colomba di Natale di Zocca e ha invitato privati ed esercizi commerciali del paese a partecipare. La Colomba dovrà avere forma rotonda o rettangolare, di media dimensione, "realizzata secondo l’antica ricetta che prevede come elemento predominante l’uso del sapore (savòr)".

La consegna delle torte è fissata il 18 dicembre dalle 9 alle 10,30 e dalle 14,30 alle 15,30 presso l’Oratorio parrocchiale, mentre dalle 16 si svolgeranno la presentazione dell’iniziativa da parte di Licia Beggi Miani e la conferenza di Lorenzo Lorenzini, direttore dei Musei Civici di Cento, su Presepi e Natività nell’Arte. Seguirà la premiazione del vincitore.

Walter Bellisi