Un festival sulla foto vernacolare: a Guiglia i ritratti senza tempo

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Un festival della fotografia che si pone l’ambizioso scopo di promuovere la conoscenza, la diffusione e la cultura del ritratto vernacolare: Gu.Pho, il PhotoFestival Vernacolare Internazionale che si terrà per la prima volta in Italia oggi domani e domenica al castello di Guiglia, ha questo intento. "Il piano di battaglia di Gu.Pho. – racconta Giorgia Padovani, membro del comitato scientifico – è quello di creare un momento dedicato esclusivamente a questo tipo di fotografia, quella vernacolare. Le classiche foto nel cassetto della nonna, per intenderci, che grazie al lavoro degli artisti ritrovano nuova vita e permettono letture a più livelli di un passato comune. La speranza è quella di creare un momento di riflessione e confronto che possa diventare un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori e che soprattutto costituisca un ‘ponte’ per avvicinare sempre più persone alla fotografia". Gu.Pho. coinvolge dieci artisti italiani e internazionali, ovvero Erik Kessels, la star dell’esposizione, origine olandese e una collezione infinita di foto trovate o comprate ai mercati delle pulci, fiere e negozi dell’usato poi ricontestualizzate, Alcide Cozza, Ivana Marrone, Sergio Smerieri, Alessandro Treggiari, Claudia Grabowski, Angelo Camillieri, Marco Trinchillo, Iana Bors e Anna Michelotti, oltre alla partecipazione di Leporello Photobooks da Roma, Frab’S Magazines & More da Forlì e Foto Vip da Modena. Organizzata dall’associazione culturale Mezaluna di Vignola guidata da Giampaolo Grandi, Gu.Pho. vede la direzione artistica di Sergio Smerieri, coadiuvato proprio da Giorgia Padovani. Non solo mostre e installazioni, però: nella tre giorni ci saranno studi, talk, spazi editoriali riservati allo sviluppo della fotografia vernacolare.

Alessandro Trebbi