"Un filo della memoria che non deve essere reciso"

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Un filo della memoria che non deve essere reciso, esperienze e vissuti che vanno tramandati, il racconto di dieci anni cruciali, capaci di cambiare le vite di tutti: questi gli obiettivi fondamentali delle iniziative promosse dal Comune di Mirandola, nel quadro del decimo anniversario del sisma. Gli eventi, che si susseguiranno dal 20 maggio fino al termine del 2022, sono stati presentati in mattinata presso la struttura dell’ex Cassa di Risparmio, alla presenza dell’assessora alla Cultura Marina Marchi, dello storico Paolo Campagnoli e del geologo Mauro Soldati, professore ordinario presso l’ateneo di Modena.

"Le iniziative in programma si prefiggono di analizzare i risvolti del terremoto a tutto tondo", ha commentato Marina Marchi, "tracciando un bilancio da molteplici punti di vista. In questo senso, è stato fondamentale il contributo del Centro Documentazione Sisma, che, dalla sua fondazione nel 2017 ad oggi, ha svolto un ruolo primario nel reperimento di informazioni e testimonianze".

Parte di tale lavoro, sarà fruibile al pubblico presso l’ex Cassa di Risparmio, dove una mostra multimediale racconterà quei giorni del maggio 2012 attraverso immagini e video. "Le celebrazioni comprenderanno anche alcune giornate di studio", ha aggiunto l’assessora, "fra cui una prima, il 20 maggio, dedicata al recupero della Chiesa del San Francesco, mentre il 21 si terrà un convegno multidisciplinare circa gli aspetti scientifici implicati in quelle vicende: si confronteranno quindi geologi, medici e veterinari". Appunto a questo secondo appuntamento, prenderanno parte diversi esperti provenienti da vari atenei della regione.

"Saranno coinvolte le università di Parma, Ferrara e Modena", ha dichiarato Mauro Soldati, "e sarà l’occasione per analizzare dal punto vista scientifico il sisma e i suoi risvolti. Quanto accaduto nel 2012, per i più è stato una sorpresa, ma non per chi la geologia la conosce a fondo. Da quel terremoto, si è imparato tanto, è giusto sussumere quanto appreso". Sull’importanza del mantenimento della memoria, ha insistito anche Paolo Campagnoli, direttore del Centro documentazione sisma. "Viviamo in un’epoca in cui tutto trascorre molto velocemente", ha detto lo storico, "ed è quindi fondamentale creare ponti fra le generazioni. Bisogna che anche i giovanissimi, dieci anni fa troppo piccoli per ricordare quei momenti, abbiano cognizione di quanto accaduto". E proprio con l’obiettivo di coinvolgere anche i più giovani, sabato 21 e domenica 22 ci sarà la possibilità di visitare i monumenti di Mirandola su un bus a due piani, guidati dagli studenti delle medie Montanari. Il weekend successivo, invece, sempre presso le scuole medie, si terrà l’iniziativa ’Human Library’, che si propone di far raccontare il sisma a chi quella fase l’ha vissuta come rappresentante delle istituzioni, dell’economia o del volontariato.

Marcello Benassi